
Noi di BonusX abbiamo da sempre un obiettivo ambizioso: raccontare il welfare e i servizi pubblici agli italiani con chiarezza, semplicità e trasparenza.
Nelle ultime settimane abbiamo approfondito la dichiarazione dei redditi, un obbligo che spetta a molti cittadini che percepiscono redditi in varie forme. Per presentarla, la maggior parte della popolazione usa il 730, pensato per dipendenti, pensionati e non solo.
Se anche tu devi presentare il 730 nel 2025, non temere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere per affrontare questo obbligo senza paura!
- Istruzioni 730 2025
- Modello 730 precompilato: che cos’è?
- Informazioni 730 precompilato Agenzia delle Entrate
- Istruzioni 730 2025
- Cosa inserire nel frontespizio del Modello 730
- Cos’è il domicilio fiscale nel 730 2025?
- Quali redditi da lavoro e da pensione dichiarare
- Come dichiarare i redditi da capitale nel 730 2025
- Spese da recuperare nel modello 730 2025
- Invia il 730 online con BonusX
- Devi ancora richiedere il 730?
Istruzioni 730 2025
Partiamo da un’informazione fondamentale. Per compilare correttamente il Modello 730 del 2025 dovrei avere a portata di mano alcuni documenti fondamentali:
- la Certificazione Unica (CU o CU INPS), che conferma i redditi che hai percepito;
- le spese da portare in detrazione o deduzione (come quelle mediche, scolastiche, sportive o per l’affitto);
- i dati relativi a immobili e terreni di proprietà (se ne hai), che puoi trovare nella visura catastale.
Ma non finisce qui: in base alla tua situazione e alle tue esigenze potrebbero esserti richiesti anche altri documenti!
Inoltre, ricorda che puoi presentare il 730 in forma singola oppure congiunta: il 730 congiunto è riservato a chi è sposato o unito civilmente, ma solo se almeno uno dei due ha i requisiti per utilizzare il 730.
Chi deve presentare il modello 730?
Ma chi ha l’obbligo del 730? Approfondiamo!
Devono fare il modello 730 2025 tutti i cittadini che, nel 2024, hanno percepito redditi:
- da lavoro dipendente e di pensione;
- da terreni o fabbricati (ad esempio con gli affitti);
- da capitale (ad esempio dagli utili di società);
- da lavoro autonomo senza partita IVA (ad esempio per il lavoro occasionale);
- diversi (ad esempio i redditi dei terreni e dei fabbricati situati all’estero).
Modello 730 precompilato: che cos’è?
Per facilitare la dichiarazione dei redditi, da qualche anno è stato introdotto il 730 precompilato. Che cos’è? Facile: si tratta di un documento che contiene già alcuni dati inseriti automaticamente dall’Agenzia delle Entrate, raccolti da diversi enti come banche, strutture sanitarie, assicurazioni e altri soggetti.
Il 730 precompilato è pensato per lavoratori dipendenti e pensionati, cioè per i cittadini che devono presentare il 730.
L’obiettivo è semplificare la compilazione: con il precompilato devi solo controllare se le informazioni sono corrette e se manca qualcosa da aggiungere.
Per il 2025, puoi visualizzare e inviare il 730 precompilato dal 30 aprile al 30 settembre.
Informazioni 730 precompilato Agenzia delle Entrate
Adesso entriamo ancora di più nei dettagli! Ti abbiamo anticipato che il modello 730 precompilato dell’Agenzia delle Entrate contiene già alcune informazioni, come ad esempio:
- dati anagrafici;
- redditi da lavoro dipendente e pensione;
- eventuali altri redditi percepiti, come ad esempio le prestazioni occasionali;
- dati della Certificazione Unica (CU);
- spese mediche;
- spese funebri;
- spese di istruzione, comprese quelle per l’asilo nido;
- spese veterinarie, comprese quelle per medicinali ad uso veterinario;
- spese per l’acquisto di immobili come prima casa, riferite al bonus casa under 36;
- spese per interventi condominiali comunicate dagli amministratori;
- contributi previdenziali e assistenziali;
- pagamenti relativi a previdenza integrativa;
- premi di assicurazioni sulla vita;
- donazioni ad Onlus, associazioni di promozione sociale, fondazioni e altre associazioni;
- interessi su mutui fondiari e agrari;
- altri dati presenti in Anagrafe Tributaria (ad esempio, i pagamenti e compensazioni effettuati con il Modello F24);
- liquidazione delle imposte, ovvero il modello 730-3 che contiene il calcolo dell’IRPEF, delle addizionali e delle altre imposte che saranno trattenute o rimborsate dal sostituto d’imposta;
- un prospetto, detto anche foglio informativo, con l’insieme:
- dei dati contenuti nel modello precompilato e delle relative fonti di provenienza;
- delle informazioni incomplete e/o incongruenti.
Dal 2025 il precompilato può contenere anche altre spese (se correttamente comunicate):
- i canoni di locazione degli studenti universitari fuori sede;
- le attività sportive;
- l’abbonamento al trasporto pubblico.
Istruzioni 730 2025
Se ti trovi davanti le varie sezioni del 730 non sai da che parte girarti, non temere! Adesso ti spieghiamo tutto.
Intanto, ecco i documenti principali che l’Agenzia delle Entrate utilizza per precompilare il modello 730:
- frontespizio: certificazione unica e anagrafe tributaria;
- prospetto dei familiari a carico: certificazione unica;
- Quadro A, redditi dei terreni: dichiarazione dei redditi dell’anno precedente e banche dati immobiliari;
- Quadro B, redditi dei fabbricati: dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, banche dati immobiliari e certificazione unica per le locazioni brevi;
- Quadro C, redditi di lavoro dipendente e assimilati: certificazione unica;
- Quadro D, altri redditi: certificazione unica;
- Quadro E, oneri e spese: comunicazioni degli oneri deducibili e detraibili, dichiarazione dei redditi dell’anno precedente e certificazione unica;
- Quadro F, acconti, ritenute, eccedenze e altri dati: certificazione unica, dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, pagamenti e compensazioni con modello f24;
- Quadro G, crediti d’imposta: dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, compensazioni con f24 e certificazione unica.
Cosa inserire nel frontespizio del Modello 730
Il frontespizio è una delle parti più importanti del Modello 730, perché contiene i tuoi dati personali e le informazioni principali sulla dichiarazione che stai presentando.
Ricorda che, se stai compilando la dichiarazione per conto di un minore, di una persona tutelata o di un contribuente deceduto, devi:
- barrare la casella “Rappresentante, tutore o erede”;
- scrivere il tuo codice fiscale nella casella “Codice fiscale del rappresentante o tutore o erede”;
- lasciare vuota la casella “Dichiarante”.
“Soggetto fiscalmente a carico di altri” nel 730 2025
Se sei a carico di un’altra persona (ad esempio di un genitore), devi compilare la casella “Soggetto fiscalmente a carico di altri”. Questo serve per calcolare correttamente la deduzione IRPEF a chi ti ha a carico.
In questa casella devi indicare:
- Codice 1 se il tuo reddito complessivo (prima delle spese deducibili) è pari o inferiore a 2.840,51 €;
- Codice 2 se hai un’età non superiore ai 24 anni e il tuo reddito complessivo (sempre al lordo degli oneri deducibili) è pari o inferiore a 4.000 €.
Chiariamo: gli oneri deducibili sono spese che si possono “togliere dal reddito” prima che venga calcolata l’imposta IRPEF.
Cos’è il domicilio fiscale nel 730 2025?
Rispondiamo subito: il domicilio fiscale è il luogo in cui, per legge, vieni considerato residente ai fini fiscali. Di solito coincide con la tua residenza anagrafica (e quindi, se cambi residenza, cambia anche il tuo domicilio fiscale).
Si tratta di un’informazione importante, perché serve a determinare l’importo delle addizionali comunali e regionali all’IRPEF, che vengono calcolate in base al comune e alla regione in cui hai il domicilio fiscale.
Come dichiarare gli immobili nel modello 730
Per dichiarare i tuoi immobili devi compilare il Quadro B, redditi dei fabbricati del modello 730. Nello specifico devono farlo:
- i proprietari di fabbricati già iscritti al Catasto o da iscrivere con rendita catastale;
- i possessori di immobili che non possono essere considerati rurali;
- i titolari di usufrutto o altro diritto reale (come il diritto d’uso o di abitazione riservato al coniuge superstite); in questo caso, il nudo proprietario non deve dichiarare nulla;
- i soci di società semplici o società simili che producono redditi da fabbricati.
Va indicata anche l’abitazione principale, cioè quella dove tu o i tuoi familiari (coniuge, parenti fino al terzo grado, affini fino al secondo) avete la residenza anagrafica.
È considerata abitazione principale anche quella di chi si è trasferito in modo permanente in una casa di riposo, ma solo se l’immobile non viene affittato.
Inoltre, ricorda che le deduzioni fiscali spettano su una sola casa.
Nel modello 730 devi indicare anche:
- eventuali pertinenze (come garage o cantine);
- immobili dati in comodato d’uso gratuito a un familiare;
- immobili in affitto, anche per brevi periodi;
- contratti con cedolare secca;
- redditi da sublocazione;
- alloggio del portiere (se affittato).
Quali redditi da lavoro e da pensione dichiarare
Nella sezione I del quadro C del modello 730 devi indicare tutti i redditi da lavoro dipendente e da pensione. Rientrano in questa categoria:
- i redditi da lavoro o pensione svolti all’estero in zone di frontiera o per residenti a Campione d’Italia;
- le somme ricevute dall’INPS o da altri enti per:
- cassa integrazione (CIG);
- mobilità;
- disoccupazione ordinaria e speciale;
- malattia;
- maternità o allattamento;
- i indennità e compensi da terzi ricevuti per incarichi svolti per conto del datore di lavoro;
- i trattamenti integrativi periodici dei fondi pensione maturati fino al 31 dicembre 2006;
- se hai riscattato volontariamente la pensione integrativa, devi indicare l’importo imponibile maturato tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2006;
- i compensi per lavori socialmente utili;
- le retribuzioni domestiche (es. collaboratori familiari, giardinieri, autisti) non soggette a ritenuta d’acconto;
- i compensi dei lavoratori soci di cooperative (produzione, lavoro, servizi, agricole, pesca), entro i limiti dei salari correnti maggiorati del 20%;
- le borse di studio e sussidi per studio o formazione professionale non legati a un contratto di lavoro dipendente (inclusi i piani di inserimento professionale);
- le indennità di fine collaborazione (co.co.co.) non soggette a tassazione separata;
- le remunerazioni religiose: per sacerdoti della Chiesa cattolica e ministri di culto di altre confessioni;
- i compensi a medici specialisti ambulatoriali e figure sanitarie con contratto dipendente nelle ASL;
- i compensi per collaborazioni coordinate e continuative, o lavori a progetto, anche se legati a:
- incarichi da amministratore, sindaco o revisore di società;
- collaborazioni con giornali o riviste (non come diritti d’autore);
- partecipazioni a collegi o commissioni.
In alto nel quadro C trovi anche la casella “Casi particolari”, che devi compilare solo se prima risiedevi all’estero e ora hai fatto ritorno in Italia.
Come dichiarare i redditi da capitale nel 730 2025
Nel quadro D, righi D1 e D2, vanno indicati i redditi da capitale, e cioè:
- utili derivanti dalla partecipazione al capitale di società o enti soggetti all’IRES;
- utili distribuiti da società o enti esteri di qualunque tipo;
- altri redditi da capitale percepiti nel 2024, a prescindere da quando hai maturato il diritto a riceverli.
Attenzione: non devi dichiarare i redditi da capitale già tassati alla fonte (con ritenuta a titolo d’imposta) o con imposta sostitutiva, perché in questo caso le tasse sono già state pagate.
Spese da recuperare nel modello 730 2025
Il quadro E del modello 730 ti permette di recuperare una parte delle spese che hai sostenuto durante l’anno, sotto forma di detrazioni o deduzioni. Ogni sezione del quadro riguarda un tipo diverso di spesa.
La sezione I è dedicata alle detrazioni d’imposta, cioè quelle spese che vengono sottratte, in parte o totalmente, dalle tasse che devi pagare. Rientrano in questa categoria:
- spese sanitarie;
- spese d’istruzione, diverse da quelle universitarie;
- spese universitarie;
- spese per attività sportive dei ragazzi;
- spese per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici;
- spese funebri;
- interessi per prestiti o mutui di varia natura;
- ecobonus;
- superbonus 110%;
- bonus mobili ed elettrodomestici;
- bonus ristrutturazione;
- sismabonus;
- bonus barriere architettoniche;
- bonus facciate (valido solo per le spese fino al 2022).
La sezione II riguarda invece le deduzioni dal reddito, cioè spese che vengono tolte dal reddito prima di calcolare l’imposta. Ecco alcuni esempi:
- i contributi previdenziali e assistenziali, tra cui il riscatto della laurea;
- l’assegno al coniuge;
- i contributi per addetti ai servizi domestici e familiari;
- le erogazioni e i contributi a favore di istituzioni religiose;
- le spese mediche e di assistenza specifica alle persone con disabilità.
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