
Ogni anno, milioni di famiglie presentano il Modello ISEE, un documento che certifica la condizione economica calcolando redditi e patrimoni dell’intero nucleo.
Solitamente, l’ISEE fa riferimento alla situazione di due anni fa: se lo presenti nel 2025, quindi, i redditi considerati sono quelli del 2023.
Ma cosa succede se, nel frattempo, le circostanze della tua famiglia sono cambiate, ad esempio perché qualcuno ha perso il lavoro?
Dato che l’ISEE 2025 è basato sui redditi del 2023, in questi casi il valore ottenuto potrebbe non rispecchiare davvero la vostra capacità economica attuale, precludendovi l’accesso a bonus e agevolazioni che potrebbero tornare utili.
Che fare, quindi? Fortunatamente è possibile richiedere l’ISEE Corrente, un documento che fotografa la situazione familiare in un periodo più recente.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere su come funziona e come richiedere l’ISEE corrente.
Cos’è l’ISEE corrente?
Come ti abbiamo anticipato, l’ISEE Corrente non è altro che una versione aggiornata dell’ISEE ordinario, pensata per chi ha avuto un peggioramento della situazione economica che non è visibile dall’ISEE standard.
L’ISEE Corrente si basa principalmente sui redditi degli ultimi 12 mesi e sul patrimonio dell’anno precedente (ad esempio il 2024 per l’ISEE 2025). Tuttavia, in alcuni casi specifici è possibile prendere in considerazione i redditi degli ultimi 2 mesi:
- se un lavoratore dipendente a tempo indeterminato ha perso il lavoro, ha avuto una sospensione dell’attività o una riduzione dell’orario;
- se sono stati interrotti trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari erogati da enti pubblici (esclusi quelli legati alla disabilità).
In questo modo può offrire un quadro più realistico della condizione economica attuale.
Chi può richiedere l’ISEE corrente?
Concretamente, puoi richiedere l’ISEE Corrente 2025 se la tua situazione economica è peggiorata rispetto all’anno precedente, e cioè se si è verificata almeno una di queste circostanze:
- tu o un membro della tua famiglia avevate un contratto di lavoro a tempo indeterminato nel 2023, ma successivamente avete perso il lavoro o subìto una riduzione/sospensione dell’attività;
- tu o un membro della tua famiglia avevate un’altra forma di lavoro (non a tempo indeterminato) nel 2023 e poi l’avete persa;
- uno o più componenti del nucleo hanno perso trattamenti previdenziali, assistenziali o indennitari che non rientravano nel reddito IRPEF;
- il reddito complessivo della famiglia è diminuito di oltre il 25% rispetto al 2023;
- il patrimonio della famiglia al 31 dicembre 2024 è inferiore di almeno il 20% rispetto al 2023 (ma attenzione: questa condizione può essere dichiarata solo dal 1° aprile 2025).
Quanto dura l’ISEE Corrente 2025?
Ovviamente, anche l’ISEE Corrente ha una durata, e cioè una scadenza, che dipende dal tipo di variazione che dichiari:
- se dichiari “solo” una variazione del reddito, l’ISEE Corrente dura 6 mesi dalla data di rilascio;
- se invece dichiari una variazione del patrimonio (oppure una variazione sia di patrimonio, sia di reddito), dura fino al 31 dicembre dell’anno in corso.
Ricorda anche che, se nel frattempo la tua situazione economica migliora (ad esempio perché trovi un nuovo lavoro o inizi a ricevere sussidi), devi comunicarlo all’INPS entro 2 mesi presentando un nuovo ISEE Corrente.
Ovviamente, dato che si tratta di un aggiornamento dell’ISEE ordinario, anche l’ISEE Corrente scade sempre il 31 dicembre. Per intenderci: se dichiari una variazione di reddito a settembre, il tuo nuovo ISEE scadrà comunque alla fine dell’anno, anche se non sono ancora passati 6 mesi.
Quali documenti servono per l’ISEE Corrente?
Per richiedere l’ISEE Corrente 2025 devi avere:
- un documento di riconoscimento (carta d’identità o passaporto);
- l’attestazione ISEE 2025 già rilasciata;
- uno o più documenti che dimostrino la variazione della situazione lavorativa, come una lettera di licenziamento o un estratto contributivo;
- documenti sul patrimonio (se richiesto) che attestino il valore dei beni mobiliari e immobiliari al 31 dicembre 2024, come saldi bancari, giacenze medie, visure catastali o atti notarili.
Puoi ottenere l’ISEE Corrente rivolgendoti a un CAF o patronato – oppure affidarti a noi e svolgere l’intera procedura da casa, senza stress e senza nessuna coda.
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