
Assegno Unico Universale [Year]
Lo sentiamo dire spesso: in Italia si fanno sempre meno figli. Gli ultimi dati INPS, in effetti, sembrano confermare questa idea. Nel 2023, le nascite nel nostro Paese sono state meno di 380.000 – un calo di oltre il 3% rispetto all’anno precedente.
Per incentivare la natalità e offrire un sostegno concreto alle famiglie, nel 2022 è stato introdotto l’Assegno Unico Universale, un bonus rivolto ai nuclei con figli fino ai 21 anni, a prescindere dal reddito e dall’ISEE.
Vuoi saperne di più? Continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutti i requisiti e le regole per richiedere e ricevere l’Assegno Unico.
Cos’è l’Assegno Unico Universale?
Partiamo dalle basi: l’Assegno Unico Universale (AUU) è un sostegno economico offerto dal governo per aiutare le famiglie con figli a carico.
Questa misura ha sostituito varie agevolazioni e bonus attivi in passato, come il “bonus bebè” (che è stato poi riconvertito nel nuovo Bonus Nascite), il “bonus terzo figlio” e le detrazioni per figli minorenni a carico, unificandoli tutti in un unico assegno mensile.
A chi spetta l’Assegno Unico?
L’assegno unico universale è erogato dall’INPS e, come ti abbiamo anticipato, è destinato a tutte le famiglie con figli a carico.
Nello specifico, viene pagato:
- per ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza;
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età;
- per ogni figlio maggiorenne a carico, fino a quando non compie 21 anni, se:
- frequenta un corso di formazione scolastica o professionale, oppure va all’università;
- svolge un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 € annui;
- è registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolge il servizio civile universale;
Ricapitoliamo: quand’è che un figlio si considera a carico?
In generale, un figlio è considerato a carico se ha meno di 30 anni e ha un reddito annuo non superiore a determinati limiti, che variano in base all’età: 4.000 € fino a 24 anni, 2.840,51 € fino al compimento dei 30 anni. Queste soglie sono valide anche se non vive con i genitori.
I figli con disabilità accertata sono sempre considerati a carico, a prescindere dall’età.
Chi può richiedere l’assegno unico universale?
Possono richiedere l’assegno unico universale:
- i lavoratori dipendenti;
- i lavoratori autonomi;
- i liberi professionisti;
- i disoccupati;
- i pensionati.
La domanda dell’assegno unico può essere presentata sia dal genitore, sia da chi esercita la responsabilità genitoriale (ossia dal tutore legale).
Inoltre, i figli maggiorenni possono anche presentare la domanda al posto dei genitori e richiedere che l’assegno venga erogato direttamente a loro.
Quali sono gli importi dell’assegno unico?
L’assegno unico universale ha un importo variabile tra 57,5 € e 201 € al mese per ogni figlio minorenne.
La cifra effettivamente percepita dipende dall’ISEE e dalla tua situazione familiare.
Ricordi cos’è l’ISEE?
Il nucleo familiare è l’insieme di adulti e bambini che risiedono nella stessa abitazione e sono legati da matrimonio, parentela, affinità, tutela o adozione.
Inoltre, ne fanno parte:
• i coniugi con diversa residenza, purché non separati o divorziati;
• i figli maggiorenni con diversa residenza e a carico IRPEF, purché non sposati o con figli – sono considerati a carico IRPEF ai fini ISEE 2025 se hanno avuto un reddito annuo inferiore a 2.840,51 € o, se minori di 24 anni, un reddito annuo inferiore a 4.000 € nel 2023.
Lo ripetiamo ancora: l’Assegno Unico viene erogato a tutte le famiglie con figli sotto i 21 anni, a prescindere dal reddito e dal valore ISEE!
Tuttavia, l’importo percepito può variare notevolmente in base a questo parametro.
- Se hai un ISEE inferiore a 17.227,33 € ti viene riconosciuta la cifra massima (201 € per ogni figlio miinorenne per il 2025);
- Se hai un ISEE superiore a 45.939,56 (oppure non hai presentato l’ISEE), invece, riceverai l’importo minimo, ossia 57,5 € per ogni figlio minorenne.
E il tuo ISEE è compreso tra questi valori? In questo caso, l’importo dell’Assegno Unico per ciascun figlio viene calcolato proporzionalmente, e diminuisce in modo progressivo all’aumentare dell’ISEE.
In alcune situazioni, inoltre, sono previste delle maggiorazioni per l’Assegno Unico:
Situazione | Maggiorazione |
Figli successivi al secondo | Massimo 97,68 € al mese per ogni figlio oltre il secondo (per chi ha un ISEE fino a 17.227,33 €). L’importo diminuisce all’aumentare dell’ISEE, fino a un minimo di 17,24 € mensili per ciascun figlio (con un ISEE superiore a 45.939,56 €). |
Figli con disabilità | – Non autosufficienti: 120,56 € mensili; – Disabilità grave: 109,07 € mensili; – Disabilità media: 97,68 € mensili; – Maggiorenni (18-20 anni) con disabilità: 91,93 mensili €. Attenzione: queste maggiorazioni valgono sempre, a prescindere dall’ISEE! |
Madre minore di 21 anni | 22,98 € al mese per ciascun figlio. Anche questa maggiorazione non dipende dall’ISEE. |
Entrambi i genitori lavoratori | Massimo 34,37 € al mese per ogni figlio minore, con ISEE fino a 17.227,33 €. L’importo diminuisce con l’aumentare dell’ISEE e si azzera per ISEE pari o superiore a 45.824,72 €. |
Quando viene pagato l’Assegno Unico?
Il calendario dei pagamenti per l’assegno unico viene pubblicato direttamente dall’INPS.
Per i primi mesi del 2025, le domande che non hanno subìto variazioni rispetto al mese precedente saranno pagate intorno alla metà del mese (indicativamente tra il 15 e il 20).
Le nuove domande – e quelle che sono state modificate (ad esempio per la variazione dell’ISEE) – saranno invece evase entro la fine di ogni mese.
Come richiedere l’Assegno Unico Online
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Cos’è BonusX?
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Attenzione: se vuoi continuare a ricevere l’importo che ti spetta, devi rinnovare il tuo modello ISEE entro il 28 febbraio 2025! Se non lo fai, dal 1° marzo riceverai l’importo minimo, pari a circa 57 €.
Ma niente paura: avrai comunque tempo fino al 30 giugno 2025 per rinnovare l’ISEE, e poi riceverai anche gli arretrati che ti spettano.