
Ricordi il Superbonus 110%? Era un’agevolazione fiscale che permetteva di recuperare i costi sostenuti per i lavori su edifici e abitazioni.
Oggi il Superbonus esiste ancora, ma con regole molto più rigide. Se hai in programma di ristrutturare casa, quindi, potrebbe interessarti anche il Bonus Ristrutturazione, un incentivo fiscale simile per affrontare gli interventi con più serenità.
Vuoi scoprire di più? Continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere!
- Cos’è il Bonus Ristrutturazione?
- Quali sono i lavori che rientrano nella ristrutturazione edilizia?
- Come funziona il bonus ristrutturazione 2025? Regole e importi
- Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazione nel 2025?
- Spese detraibili Bonus Ristrutturazione 2025
- Come richiedere il Bonus Ristrutturazione 2025
- Scopri tutti i bonus che puoi richiedere con BonusX
- Addio burocrazia.Benvenuta vita semplice!
Cos’è il Bonus Ristrutturazione?
Partiamo dalle basi: il bonus ristrutturazione 2025 è una detrazione fiscale che ti consente di recuperare fino al 50% delle spese che sostieni per lavori di ristrutturazione edilizia.
Te lo riassumiamo: se ristrutturi casa, fino a metà della spesa ti viene restituita sotto forma di sconto sulle tasse, diviso in 10 anni.
Ma attenzione, la percentuale detraibile varia in base alla tua situazione. Tra poco ci spieghiamo meglio!
Quali sono i lavori che rientrano nella ristrutturazione edilizia?
Ma quali lavori sono coperti da questo bonus? Rispondiamo subito!
Rientrano nel bonus ristrutturazione 2025 diversi tipi di opere, sia se vivi in condominio, sia se risiedi in una casa singola, come ad esempio:
- ristrutturazione edilizia vera e propria (ad esempio demolizione e ricostruzione interna);
- manutenzione ordinaria (solo in parti comuni condominiali) e straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo.
Ricorda però che, per avere la detrazione, le spese devono essere pagate con bonifico bancario o postale parlante, cioè con i dati richiesti dalla legge.
Come funziona il bonus ristrutturazione 2025? Regole e importi
Come ti abbiamo anticipato, l’importo coperto dal bonus ristrutturazione può variare in base alla tua situazione.
Che significa? Non ti preoccupare, adesso ti spieghiamo tutto con calma.
- Se fai lavori sulla tua abitazione principale, hai diritto a una detrazione del 50% delle spese che hai sostenuto nel 2025, fino a un massimo di 96.000 € per immobile;
- se invece ristrutturi una seconda o terza casa, la detrazione scende al 36%, sempre con il tetto massimo di 96.000 €;
- e attenzione! Dal 2026 al 2027 la detrazione calerà ancora: 36% per la prima casa e 30% per le altre abitazioni.
Inoltre, ricorda che non sono ammessi gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie alimentate solo a combustibili fossili.
Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazione nel 2025?
Ma quindi, chi può accedere a questo bonus? Ecco la risposta!
Puoi richiedere il bonus ristrutturazione 2025 se:
- sei proprietario o nudo proprietario;
- hai un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- sei inquilino o comodatario;
- sei socio di una cooperativa (divisa o indivisa);
- sei un imprenditore individuale, ma solo se l’immobile non è un bene strumentale o merce;
- fai parte di società semplici, SNC, SAS o imprese familiari, alle stesse condizioni degli imprenditori individuali.
Puoi richiederlo anche se hai solo un contratto preliminare, a patto però che tu abbia già il possesso dell’immobile, che paghi tu i lavori e che il compromesso venga registrato.
Se invece fai i lavori in proprio (cioè non ti affidi a una ditta o a operai specializzati), potrai detrarre solo le spese dei materiali che acquisti.
Spese detraibili Bonus Ristrutturazione 2025
Come ti abbiamo anticipato, puoi avere diritto a una detrazione fiscale se svolgi lavori di manutenzione ordinaria (solo per le parti condominiali comuni) o straordinaria, restauro, risanamento o ristrutturazione edilizia.
Questo vale sia per edifici singoli che per appartamenti, di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e con pertinenze.
Puoi detrarre anche le spese per:
- ricostruzione o ripristino dopo eventi calamitosi;
- progettazione, perizie e sopralluoghi;
- impianti di sicurezza (come rilevatori di gas o riparazioni elettriche);
- cablatura degli edifici e interventi contro l’inquinamento acustico;
- bonifica dall’amianto;
- messa a norma degli edifici;
- costruzione di autorimesse o posti auto.
Esempi pratici di manutenzione straordinaria:
- sostituzione degli infissi esterni cambiando materiale o tipologia;
- rifacimento scale o rampe;
- realizzazione o miglioramento dei bagni.
Esempi pratici di ristrutturazione edilizia:
- demolizione e ricostruzione dell’immobile con la stessa volumetria;
- modifica di una facciata;
- aggiunta di una mansarda o un balcone;
- apertura di nuove porte e finestre;
- costruzione di nuovi bagni ampliando la superficie.
Come richiedere il Bonus Ristrutturazione 2025
E allora, cosa devi fare se vuoi ottenere la detrazione del 50% con il bonus ristrutturazione 2025?
Semplice: devi indicare le spese nella dichiarazione dei redditi! Non serve inviare una domanda separata: basta compilare correttamente il 730 o il modello Redditi.
Per avere la certezza che il bonus ti venga riconosciuto, devi conservare questi documenti:
- autorizzazioni o comunicazioni di inizio lavori (se richieste);
- dichiarazione sostitutiva con la data di inizio lavori e il tipo di intervento;
- domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito);
- ricevuta del pagamento IMU, se dovuta;
- delibera condominiale e tabella millesimale, se i lavori sono sulle parti comuni;
- dichiarazione di consenso del proprietario, se non sei tu;
- eventuale comunicazione preventiva all’ASL (quando obbligatoria per legge);
- fatture e ricevute fiscali delle spese;
- ricevute dei bonifici parlanti usati per i pagamenti.
Pagamento con bonifico per il Bonus Ristrutturazione 2025
Sì, hai letto bene: come ti dicevamo, per il bonus ristrutturazione 2025 puoi pagare i lavori solo con bonifico bancario o postale parlante! Nel bonifico dovrai sempre scrivere:
- la causale: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del DPR 917/1986”;
- il tuo codice fiscale (cioè quello di chi chiede la detrazione);
- il codice fiscale o la partita IVA di chi riceve il pagamento.
Se usi un finanziamento, niente paura: sarà la società di credito a fare il bonifico, indicando comunque il tuo codice fiscale.
Se abiti in un piccolo condominio senza amministratore, nel bonifico dovrai inserire il codice fiscale del condomino che beneficia della detrazione, non quello del condominio.
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