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Home » Blog » Casa » Bonus Ristrutturazione Edilizia 2024: Come Funziona Detrazione 50%

Greta - BonusX / 30/10/2024

Bonus Ristrutturazione Edilizia 2025: Come Funziona Detrazione 50%

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operaio che si sta occupando di saldare un pezzo di arredamento grazie al bonus ristrutturazione
Argomenti nell’articolo
  1. Cos’è il Bonus Ristrutturazione?
  2. Quali sono i lavori che rientrano nella ristrutturazione edilizia?
  3. Come funziona bonus ristrutturazione 2024?
  4. Comunicazione Enea
  5. Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazione?
  6. Quando scade il bonus del 50% per le ristrutturazioni?
  7. Pagamento con bonifico
  8. Come ottenere la detrazione del 50 per lavori di ristrutturazione?
  9. Cessione del credito e Sconto in fattura
  10. Spese ammesse in detrazione
  11. Comunicazione cessione del credito
  12. Bonus collegati

Cos’è il Bonus Ristrutturazione?

Il bonus ristrutturazione edilizia 2025 è una detrazione fiscale del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2024, come previsto dalla proroga nella Legge di Bilancio 2022.

Come può aiutarmi BonusX?

Puoi richiedere questo bonus presentando la dichiarazione dei redditi. BonusX può aiutarti a ottenerlo tramite i servizi online di:
• Modello 730;
• Modello REDDITI
(Ex Modello Unico);
• Consulenza Premium.

Quali sono i lavori che rientrano nella ristrutturazione edilizia?

La detrazione fiscale del 50% è riconosciuta ai contribuenti che effettuano, sia in un condominio oppure in edifici singoli come la casa:

  • lavori di ristrutturazione edilizia;
  • manutenzione ordinaria straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo.

Le spese dovranno essere pagate tramite bonifico bancario o postale, come indicato nel paragrafo Pagamento con bonifico.

Scopri se ne hai diritto!

Puoi scoprire gratis se hai diritto a ciò di cui parliamo in questo articolo registrandoti su BonusX e completando le informazioni richieste nel tuo profilo.

All’interno della piattaforma, in Bonus, troverai nella pagina dedicata a questo articolo i servizi di supporto, richiedibili su BonusX, per la domanda. Se non ne avrai i requisiti, potrai comunque scoprire altre prestazioni della stessa categoria di questo argomento.

Come funziona bonus ristrutturazione 2024?

Il bonus ristrutturazione edilizia 2025 prevede una detrazione fiscale del 50% fino ad un importo massimo delle spese sostenute di 96.000 € per ogni unità immobiliare. La detrazione fiscale dovrà essere suddivisa in 10 quote di pari importo da utilizzare annualmente.

Ad esempio, se si avrà diritto ad una detrazione fiscale totale di 10.000 €, si potrà accedere ad una detrazione di 1.000€ per 10 anni.

Comunicazione Enea

Per tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia nel 2025 che comportano un risparmio energetico, per poter usufruire della detrazione fiscale, è necessario comunicare le spese sostenute all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazione?

Il bonus ristrutturazione edilizia 2025 può essere richiesto da tutti i contribuenti che sono soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, sia residenti sia non residenti in Italia.

Può essere richiesto dai seguenti soggetti che sostengono le spese effettuate, cioè:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari) alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Se vi è un contratto preliminare, si può usufruire del bonus ristrutturazione edilizia solo se:

  • è immesso nel possesso dell’immobile;
  • esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
  • è stato regolarmente registrato il compromesso.

Il bonus ristrutturazione edilizia 2025 può essere richiesto anche dai soggetti che hanno eseguito i lavori in proprio sull’immobile, ma soltanto per le spese sostenute per l’acquisto del materiale per l’utilizzo.

Quando scade il bonus del 50% per le ristrutturazioni?

Il bonus ristrutturazione può essere richiesto per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2024.

Pagamento con bonifico

Il pagamento delle fatture relative ai lavori del bonus ristrutturazione edilizia 2025 possono essere effettuati tramite il bonifico bancario o il bonifico postale parlante, dove è necessario indicare:

  • la causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.

Nel bonus ristrutturazione 2025 rientrano anche i lavori pagati tramite un finanziamento.
In tal caso, la società finanziaria dovrà pagare tramite bonifico, indicando il codice fiscale del soggetto per il quale si effettua il pagamento. 

Per i piccoli condomìni che non hanno un amministratore, invece, il pagamento sarà sempre da effettuare tramite bonifico ma al posto del codice fiscale del condominio, bisognerà inserire il codice fiscale del condomìno che ha diritto alla detrazione.

Come ottenere la detrazione del 50 per lavori di ristrutturazione?

La richiesta del bonus ristrutturazione edilizia 2025 avverrà tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi, escludendo il caso in cui ci si avvale della duplice opzione per la cessione del credito e dello sconto in fattura (spiegati nel paragrafo successivo).

Per le spese sostenute che dovranno essere indicate in dichiarazione dei redditi è necessario conservare i seguenti documenti:

  • eventuali abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (se di concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori);
  • eventuale dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, con la data di inizio dei lavori e tipologia di intervento di ristrutturazione edilizia rientrante nel bonus;
  • domanda di accatastamento per immobili non censiti;
  • ricevuta di pagamento dell’IMU, se dovuta;
  • delibera di approvazione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi delle parti comuni negli edifici residenziali;
  • dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, solo in caso di lavori effettuati dal proprietario dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi;
  • eventuale comunicazione preventiva da inviare all’ASL con data di inizio dei lavori, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri;
  • fatture e ricevute fiscali relative alle spese sostenute;
  • ricevute dei bonifici di pagamento.

Cessione del credito e Sconto in fattura

La cessione del credito e sconto in fattura non sono consentiti nel 2024, tranne che per i lavori in corso, e che proseguiranno anche il prossimo anno, con i titoli abilitativi presentati entro il 16 febbraio 2023.

Spese ammesse in detrazione

Per le spese ammesse alla detrazione fiscale del 50% si deve fare riferimento alla guida dell’Agenzia delle Entrate, la quale differenzia le spese ammesse per gli interventi in condominio e quelli, invece, sugli edifici singoli.

Le spese generali ammesse in detrazione sono, quindi interventi:

  • di manutenzione ordinaria (solo per i condomini) e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, su edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze; 
  • per la ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a causa di eventi calamitosi come ad esempio opere per la messa in sicurezza statica dell’edificio;
  • per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse;
  • per l’installazione di apparecchi di rilevazione di gas o per la riparazione di impianti per la sicurezza domestica;
  • per la cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico;
  • di bonifica dall’amianto;
  • per richiedere perizie e sopralluoghi;
  • per la messa in regola degli edifici;
  • per la realizzazione di autorimesse o posti auto.

Esempi di manutenzione straordinaria:

  • sostituzione degli infissi esterni come persiane, serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • realizzazione e miglioramento di servizi igienici.

Esempi di ristrutturazione edilizia:

  • demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente;
  • modifica della facciata;
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone;
  • apertura di nuove porte e finestre;
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

Comunicazione cessione del credito

Nel caso di cessione del credito e dello sconto in fattura, si dovrà trasmettere la comunicazione tramite il modulo telematico all’Agenzia delle Entrate (AE), seguendo la procedura disponibile nel sito web dell’Agenzia delle Entrate.

Nella parte “Servizi per / Comunicare” bisognerà selezionare la dicitura “Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus”.

La comunicazione dovrà essere inviata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sosterranno le spese per gli interventi.

Ma, se la cessione viene fatta a favore:

  • delle banche o intermediari: si può fare la comunicazione entro il 30 novembre dell’anno successivo, pagando una sanzione di 250 €;
  • di altri, come fornitori o altri privati diversi dalle banche o intermediari: si può fare la comunicazione entro il 30 novembre con pagamento della sanzione di 250 €, solo con un accordo di cessione firmato entro il 31 marzo dell’anno successivo alle spese per gli interventi.

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Dinamica, amante delle sfide e delle nuove opportunità.
Ho conseguito un Master in Gestione ed Innovazione d'Impresa Internazionale, alla John Cabot University, per una crescita professionale e personale.
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