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Home » Blog » Lavoratori e disoccupati » Bonus Partite IVA 800 €: Novità e importi 2024

Greta - BonusX / 30/10/2024

Bonus Partite IVA 800 €: Novità e importi 2025

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ragazzo che lavora al computer
Argomenti nell’articolo
  1. Cos'è il bonus Iscro?
  2. Come funziona il bonus partita IVA?
  3. Requisiti per il bonus ISCRO
  4. Chi ha diritto all'ISCRO?
  5. Come richiedere il bonus partita IVA?
  6. Quando fare domanda ISCRO?
  7. Quando viene pagato il bonus ISCRO?
  8. Decadenza Bonus
  9. Bonus collegati

Cos’è il bonus Iscro?

Il bonus Partita Iva 2025, o bonus ISCRO, è un contributo mensile, da un minimo di 250 € ad un massimo di 800 €, erogato per 6 mesi ai titolari di Partita Iva in possesso di determinati requisiti.

Con la Legge di Bilancio 2024, il bonus Partite Iva è stato prorogato con le seguenti novità:

  • la partita Iva dovrà essere stata attivata da almeno 3 anni (anziché 4 anni come nel 2023);
  • sarà necessario dimostrare di aver subito una perdita del proprio fatturato di almeno il 70% rispetto ai due anni precedenti (anziché il 50% come nel 2023);
  • gli autonomi dovranno dichiarare un fatturato al di sotto dei 12.000 € annui (anziché 8.145 € come nel 2023);
  • il bonus sarà pari al 25% del fatturato, su base semestrale, dichiarato dal professionista nei due anni precedenti all’anno prima di quello in cui è stata effettuata la domanda.

Scopri se ne hai diritto!

Puoi scoprire gratis se hai diritto a ciò di cui parliamo in questo articolo registrandoti su BonusX e completando le informazioni richieste nel tuo profilo.

All’interno della piattaforma, in Bonus, troverai nella pagina dedicata a questo articolo i servizi di supporto, richiedibili su BonusX, per la domanda. Se non ne avrai i requisiti, potrai comunque scoprire altre prestazioni della stessa categoria di questo argomento.

Come funziona il bonus partita IVA?

Il Bonus Partite Iva o ISCRO 2025 è un contributo pari al 25%, su base semestrale (6 mesi), dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate.

Quindi, se un lavoratore con Partita Iva ha dichiarato un reddito pari a 5.000 € nel 2022, dovrà dividere questa cifra per 2 per calcolare i guadagni semestrali, cioè 2.500 €.
Da questa cifra, dovrà poi calcolare il 25%: l’importo spettante, quindi, è di 625 € mensili per 6 mesi (2.500 x 25% = 625). 

Se, invece, una volta inoltrata la domanda per il bonus Partite Iva all’Agenzia delle Entrate non risulta nessun reddito accumulato da lavoro autonomo nei quattro anni precedenti, la domanda non sarà accolta.

Ad esempio, se l’anno di presentazione della domanda ISCRO è il 2024, all’Agenzia delle Entrate devono risultare i redditi degli anni 2021, 2022, 2023.

Requisiti per il bonus ISCRO

I requisiti necessari per richiedere il bonus Partita Iva o ISCRO 2025, da possedere tutti insieme al momento della presentazione della domanda, sono:

  • essere iscritto alla Gestione Separata INPS;
  • essere titolare di Partita Iva attiva da almeno 3 anni, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso;
  • non percepire nessun trattamento pensionistico o prestazione legata al reddito, come NASpI e DIS-COLL;
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda; 
  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda per il 2025, un limite di reddito non superiore a 12.000 € per l’anno 2024;
  • essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali.
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Chi ha diritto all’ISCRO?

I beneficiari del bonus Partita Iva sono tutti i liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata INPS.

Che cos’è la Gestione Separata INPS?

La Gestione Separata INPS è un fondo pensionistico finanziato dal versamento dei contributi previdenziali, obbligatori per i lavoratori autonomi o liberi professionisti, collaboratori e lavoratori occasionali.

Lo scopo è quello di assicurare le prestazioni assistenziali a coloro che non hanno una specifica cassa.

Come richiedere il bonus partita IVA?

La domanda per il bonus Partite Iva o ISCRO 2025 può essere richiesta entro il 31 ottobre di ogni anno, accedendo sul sito INPS in “Indennità per lavori autonomi ISCRO: domanda online“.

Una volta nella pagina INPS, si dovrà cliccare su “servizi online” e seguire la procedura all’interno del sito.

L’accesso può avvenire tramite:

  • Carta d’identità elettronica 3.0 (CIE); 
  • Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • SPID di livello 2 o superiore.

In alternativa, si può effettuare la procedura di richiesta chiamando il Contact Center INPS al numero verde 803 164 da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile.

Per maggiori informazioni sul bonus Partite Iva o ISCRO, è possibile consultare anche la pagina del Ministero del Lavoro, cliccando qui.

Cos’è e come fare lo SPID?

Lo SPID, ovvero il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, è necessario per accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, come INPS, INAIL o Agenzia delle Entrate.

Con BonusX, puoi fare lo SPID online da casa senza andare alle Poste Italiane!
Richiedi la tua identità digitale di 2° livello e un operatore professionista si occuperà della registrazione e attivazione del tuo SPID.

Quando fare domanda ISCRO?

La domanda per il Bonus ISCRO può essere fatta fino al 31 ottobre dell’anno in corso, per una sola volta. La domanda, poi, non può essere richiesta di nuovo per i 2 anni successivi a quello di erogazione del bonus.

Quando viene pagato il bonus ISCRO?

Una volta verificato il possesso dei requisiti per il bonus Partite Iva o ISCRO 2025, l’INPS comunicherà all’Agenzia delle Entrate tutti i dati identificativi del lavoratore autonomo che ha presentato domanda e, a seguire, l’Agenzia delle Entrate comunicherà all’INPS l’esito.

Decadenza Bonus

L’INPS, nella circolare n. 94/2021, elenca le condizioni che possono far decadere il beneficio del bonus Partite Iva, ovvero se:

  • la Partita Iva viene chiusa mentre si riceve ancora l’indennità;
  • si diventa titolari di trattamenti pensionistici o prestazioni legate al reddito;
  • il richiedente del bonus partita iva si iscrive ad altri enti previdenziali obbligatori.

Nel caso si verifichi una delle condizioni appena citate, il diritto al bonus verrà perso e sarà anche necessario restituire all’ente INPS tutte le mensilità ricevute dopo il decadimento dei requisiti.

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Dinamica, amante delle sfide e delle nuove opportunità.
Ho conseguito un Master in Gestione ed Innovazione d'Impresa Internazionale, alla John Cabot University, per una crescita professionale e personale.
Le mie più grandi passioni sono la lettura, la fotografia ed il buon cibo!

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