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Home » Blog » Disabili, Invalidi e Salute » Spese Mediche e di Assistenza per Persone con Disabilità 2024

Giovanni - Supporto Clienti BonusX / 09/08/2024

Spese Mediche e di Assistenza per Persone con Disabilità 2025

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signora sulla sedia a rotelle con il suo cane guida accanto che stanno in un parco
Argomenti nell’articolo
  1. Come funziona la detrazione per le spese persone con disabilità?
  2. Quali sono le spese mediche generiche deducibili per persone con disabilità?
  3. Quali sono le spese sanitarie detraibili per persone con disabilità?
  4. Spese non deducibili per persone con disabilità
  5. Calcolo detrazione
  6. Limite di deduzione per persone con disabilità
  7. Qual è la differenza tra deduzione e detrazione?
  8. Pagamento spese mediche e di assistenza
  9. Rimborso delle spese mediche 730
  10. Come documentare le spese mediche?
  11. Bonus collegati

Come funziona la detrazione per le spese persone con disabilità?

Le spese mediche e sanitarie sostenute dai contribuenti possono essere utilizzate nella dichiarazione dei redditi in due modi:

  1. detrazioni: comporta la sottrazione diretta delle spese mediche dalle tasse (o imposte) dovute;
  2. deduzioni: riducono il reddito imponibile su cui si calcolano le imposte.

In entrambi i casi, le spese mediche devono essere documentate tramite fatture o scontrini.
Per le detrazioni, l’importo deve superare la soglia di franchigia di 129,11 €. 

La franchigia nelle spese mediche è l’importo minimo che rimane a carico dell’assicurato. Infatti, se l’importo delle spese mediche non supera i 129,11 €, non si ha diritto alla detrazione fiscale del 19%.

Come può aiutarmi BonusX?

Puoi richiedere questo bonus presentando la dichiarazione dei redditi. BonusX può aiutarti a ottenerlo tramite i servizi online di:
• Modello 730;
• Modello REDDITI
(Ex Modello Unico);
• Consulenza Premium.

Quali sono le spese mediche generiche deducibili per persone con disabilità?

Le spese mediche deducibili per persone con disabilità sono: 

  • spese mediche generiche: come le prestazioni fatte da un medico generico, l’acquisto di farmaci o medicinali;
  • spese di assistenza specifica: sostenute nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione.

Le spese di assistenza specifica sono quelle sostenute per:

  • assistenza infermieristica e riabilitativa;
  • prestazioni fornite da personale qualificato come addetti all’assistenza di base o operatori tecnici assistenziali, se dedicate esclusivamente all’assistenza diretta della persona;
  • prestazioni fornite da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, educatori professionali, personale qualificato addetto all’attività di animazione e terapia occupazionale.

Queste spese sono deducibili anche se sono state sostenute per un familiare disabile non a carico fiscalmente. 

Inoltre, essendo oneri deducibili, non è richiesto il tracciamento del pagamento, come invece previsto per gli oneri detraibili dall’IRPEF al 19% dal 2020.

Le prestazioni sanitarie fornite dalle figure professionali sono deducibili anche senza una specifica prescrizione medica, a condizione che la figura professionale e la prestazione siano chiaramente indicate nel documento di spesa.  

Inoltre, è possibile dedurre le spese sostenute per attività come l’ippoterapia e la musicoterapia, purché siano:  

  • prescritte da un medico che attesti la necessità per la cura del portatore di handicap;
  • eseguite in centri specializzati direttamente da personale medico o sanitario qualificato, o sotto la loro supervisione e responsabilità tecnica.

Quali sono le spese sanitarie detraibili per persone con disabilità?

Le spese sanitarie per persone con disabilità detraibili sono per:

  • mezzi per accompagnamento, deambulazione, locomozione e sollevamento, nonché sussidi tecnici e informatici per favorire l’autosufficienza e l’integrazione delle persone con disabilità, come:
    • acquisto, affitto e manutenzione di: poltrone e carrozzelle, stampelle e altre attrezzature necessarie alla deambulazione, attrezzi necessari per il sollevamento di inabili e non deambulanti;
    • acquisto di: arti artificiali, apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale;
    • trasformazione dell’ascensore per adattarlo al contenimento della carrozzella;
    • costruzione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche esterne ed interne all’abitazione;
    • bicicletta elettrica a pedalata assistita per soggetti con ridotte o impedite capacità motorie permanenti;
  • veicoli motorizzati adattati per persone con disabilità motorie, psichiche o sensoriali;
  • la necessità di cani guida per non vedenti.

Le detrazioni sono del 19% sull’intero importo della spesa e possono essere utilizzate anche dal familiare del disabile a condizione che quest’ultimo sia fiscalmente a carico.

Per i veicoli, la detrazione si applica al costo di acquisto, anche usato, e alle spese di manutenzione straordinaria fino a un limite di 18.075,99 € su un singolo veicolo in quattro anni.

Per i cani guida, c’è una detrazione forfettaria di 1.000 € per le spese di mantenimento, applicabile una volta in quattro anni.

Spese non deducibili per persone con disabilità

Per le persone in condizione di disabilità non rientrano tra le spese deducibili:

  • le prestazioni fornite da pedagogisti, poiché non sono considerati professionisti sanitari secondo il Ministero della Salute, ma operano nei servizi socio-educativi, socio-assistenziali e socio-culturali;
  • le spese sanitarie specialistiche come analisi e prestazioni chirurgiche, nonché l’acquisto di dispositivi medici. Tuttavia, queste spese possono essere detraibili nella misura del 19%.

Calcolo detrazione

La detrazione per le spese sanitarie si calcola sottraendo dalla somma totale delle spese sostenute l’importo di 129,11 € di franchigia, quindi moltiplicando il risultato per il 19%. Questo permette di determinare l’importo che verrà recuperato tramite il modello 730.

Ad esempio, se hai speso 600 € durante l’anno per analisi, prestazioni chirurgiche e specialistiche, la detrazione sarà di 89,47 €.

Limite di deduzione per persone con disabilità

Le spese mediche generiche e di assistenza specifica sono interamente deducibili dal reddito complessivo, anche se sostenute da familiari di persone con disabilità e anche se queste non sono fiscalmente a carico.

Se il documento di spesa è intestato solo alla persona con disabilità, il familiare che ha effettuato il pagamento deve annotare l’importo da lui/lei pagato per usufruire della deduzione. 

Nel caso di ricovero di un portatore di handicap in un istituto di assistenza e ricovero, è possibile dedurre solo la parte della retta relativa alle spese mediche e di assistenza specifica, anche se stabilite sulla base di una percentuale forfettaria regionale. 

Queste spese devono essere distintamente indicate nella documentazione rilasciata dall’istituto di assistenza.

Qual è la differenza tra deduzione e detrazione?

Le detrazioni fiscali sono uno strumento per ridurre le tasse che una persona deve pagare. Le deduzioni, invece, riducono il reddito imponibile su cui si calcolano le tasse, generando un beneficio fiscale.

Più sono alte le spese, più basso sarà il reddito imponibile soggetto a tassazione.

Pagamento spese mediche e di assistenza

Dall’anno d’imposta 2020, la detrazione per le spese sanitarie per persone con disabilità è concessa solo se il pagamento è effettuato tramite mezzi tracciabili come bonifico bancario, postale o altri metodi di pagamento registrati.

Il pagamento in contanti è invece ammesso solo per:

  • l’acquisto di medicinali;
  • dispositivi medici;
  • prestazioni sanitarie pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.

Rimborso delle spese mediche 730

Il rimborso o l’addebito delle imposte avvengono nei seguenti modi:  

  • per i lavoratori dipendenti: direttamente nella prima busta paga successiva all’invio del modello 730, a partire dal mese di luglio;
  • per i pensionati: direttamente sulla pensione, a partire dal mese di agosto;
  • per coloro senza sostituto d’imposta: il rimborso del 730 avviene entro marzo dell’anno successivo, secondo la scelta indicata nella dichiarazione dei redditi, ad esempio tramite accredito su conto corrente. 

L’addebito delle imposte avviene pagando il modello F24 in due scadenze: 

  • la prima entro il 30 giugno;
  • la seconda entro il 30 novembre. 

Le spese mediche e sanitarie devono essere dichiarate entro la scadenza dei rispettivi modelli.

Come documentare le spese mediche?

Per confermare la spesa, sono sufficienti fatture, ricevute fiscali o scontrini parlanti; non è necessario dimostrare il pagamento.

Per ottenere la detrazione o deduzione, l’acquisto di medicinali deve essere documentato tramite fattura o scontrino parlante che includa dettagli come natura, qualità, quantità del prodotto e il codice fiscale dell’acquirente.

I documenti giustificativi devono essere conservati fino alla scadenza dell’accertamento fiscale, cioè fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della dichiarazione.

Alcuni esempi di documenti necessari per le spese sostenute sono:

  • parcelle per visite mediche generiche o specialistiche;
  • scontrini della farmacia (come ticket, farmaci da banco, medicinali, omeopatia);
  • spese odontoiatriche o oculistiche (come occhiali, lenti a contatto e liquidi);
  • documentazione marcatura CE per i dispositivi medici (inclusi occhiali da vista);
  • ticket ospedalieri/sanitari o per esami di laboratorio;
  • ricevute per interventi chirurgici, degenze e ricoveri;
  • ricevute per acquisto protesi sanitarie;
  • ricevute per spese sanitarie sostenute all’estero;
  • spese per soggetti con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA);
  • spese sanitarie per portatori di handicap (mezzi necessari all’accompagnamento, deambulazione, sollevamento o sussidi informatici);
  • spese per veicoli per i portatori di handicap (autoveicoli o motoveicoli);
  • documentazione per il costo della badante.

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Giovanni - Supporto Clienti BonusX

Laureato in International Management, mi sono specializzato in diversi campi, dal digital marketing all'intelligenza artificiale.

Fin da giovane, ho consolidato un forte interesse e attivismo nella sfera politica, diventando vice-presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Napoli a 17 anni.

Nel corso dei miei studi alla LUISS a Roma, ho avuto l'opportunità di trascorre un periodo all'estero, prima in Regno Unito e, poi, in Finlandia.

In seguito, ho lavorato per multinazionali come General Electric e Boston Scientific.

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