Cosa si intende per spese scolastiche e di istruzione?
Le spese scolastiche e di istruzione sono quelle spese sostenute dal nucleo familiare per la scuola dell’infanzia, del primo e secondo ciclo di istruzione, sia statali, che paritarie private e degli enti locali.
Sono inclusi anche i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati, poiché rientrano nella formazione scolastica secondaria.
Le spese scolastiche e di istruzione sono agevolate fiscalmente con una detrazione del 19% dall’IRPEF su un importo di spesa variabile in base al livello di istruzione.
Cos’è una detrazione IRPEF?
La detrazione IRPEF è una riduzione dell’imposta dovuta e deriva da alcuni tipi di spesa sostenuta dal contribuente o dai suoi familiari, se fiscalmente a carico (o non a carico solo per determinate detrazioni).
La detrazione si calcola applicando una percentuale alla spesa sostenuta e sottraendo tale importo dall’imposta dovuta.
Quali sono le spese scolastiche detraibili?
La detrazione può essere richiesta direttamente nella dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello 730 o il Modello Redditi (ex Modello Unico).
Le spese scolastiche detraibili sono quelle relative a:
- tasse e contributi obbligatori per l’iscrizione e la frequenza scolastica;
- contributi volontari e donazioni deliberati dagli istituti scolastici per la frequenza scolastica;
- mensa scolastica e servizi aggiuntivi come assistenza al pasto e pre-post scuola, anche se gestiti da entità diverse dalla scuola stessa;
- gite scolastiche, assicurazione scolastica e altri contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa;
- servizio di trasporto scolastico, cumulabili con quelle per gli abbonamenti ai servizi di trasporto locale, regionale e interregionale.
Come può aiutarmi BonusX?
Puoi richiedere questo bonus presentando la dichiarazione dei redditi. BonusX può aiutarti a ottenerlo tramite i servizi online di:
• Modello 730;
• Modello REDDITI (Ex Modello Unico);
• Consulenza Premium.
Quali sono le spese scolastiche non detraibili?
Le spese scolastiche non detraibili solo per la scuola secondaria di primo e secondo grado sono quelle per l’acquisto di:
- materiale di cancelleria;
- libri scolastici.
Per ottenere un rimborso spese per i libri scolastici, è possibile fare domanda alla propria Regione o Comune di residenza, seguendo i limiti di ISEE consultabili sui rispettivi siti web o presso le segreterie.
Chi può detrarre le spese scolastiche per figli?
Possono richiedere la detrazione per spese scolastiche tutti i contribuenti che hanno sostenuto le spese per se stessi o per i propri familiari, anche se non fiscalmente a carico.
La detrazione è applicabile al 100% a coloro con un reddito complessivo fino a 120.000 €. Se il reddito supera questo limite, la detrazione diminuisce gradualmente fino a azzerarsi quando il reddito complessivo raggiunge i 240.000 €.
Quanto si recupera per le spese scolastiche?
La detrazione del 19% è calcolata su un importo massimo di spese pari a 800 € per ogni figlio. Ciò significa che il beneficio sarà pari ad un massimo di 152 € per figlio.
Cosa serve per detrarre le spese scolastiche?
Per poter utilizzare la detrazione del 19% sulle spese scolastiche è necessario che:
- le spese siano sostenute in Italia, quindi la scuola deve far parte del sistema nazionale d’istruzione;
- le spese siano sostenute con metodi di pagamento tracciabili, ovvero effettuati tramite bonifici bancari o postali, carte di debito, carte di credito e prepagate e assegni bancari o circolari;
- le scuole coinvolte siano quelle dell’infanzia (scuole materne), primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie) o secondarie di secondo grado (scuola superiore).
Per documentare le spese sostenute tramite pagamenti tracciabili, sono necessarie le seguenti informazioni e documenti:
- ricevute o documenti di pagamento che indicano gli importi pagati;
- eventuali fatture, ricevute fiscali o documenti commerciali;
- in assenza dei documenti precedenti, sono accettate ricevute bancarie, postali, con carta di debito o credito, estratti conto, bollettini postali, pagamenti elettronici tramite PagoPA o applicazioni smartphone autorizzate;
- la ricevuta di pagamento tramite bollettino postale o bonifico bancario deve indicare nella causale:
- il servizio (mensa, servizio scolastico integrativo, trasporto scolastico);
- la scuola frequentata;
- il nome dell’alunno.
- è possibile anche utilizzare un’attestazione rilasciata dalla scuola o dal beneficiario del pagamento che certifichi l’importo speso durante l’anno e i dettagli dell’alunno o studente, confermando l’uso di pagamenti tracciabili.