- Che cos’è Bonus Mobili ed Elettrodomestici?
- Come funziona il Bonus Mobili?
- Come richiedere il Bonus Mobili?
- Chi ha diritto al Bonus Mobili?
- Come si ottiene il Bonus Mobili nel 730
- Quali sono i lavori che danno diritto al Bonus Mobili?
- Bonus Mobili senza ristrutturazione: è possibile?
- Scadenza
- Documenti necessari
- Come deve essere fatto il pagamento per il Bonus Mobili?
- Esempi acquisti validi
- Bonus collegati
Che cos’è Bonus Mobili ed Elettrodomestici?
Il bonus mobili ed elettrodomestici 2024 è una detrazione IRPEF del 50% sulla spesa per l’acquisto dei mobili ed elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile in ristrutturazione dal 1° gennaio 2020.
L’agevolazione fiscale viene applicata sia sull’acquisto di mobili e arredi nuovi sia sugli elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+, ad eccezione di forni e lavasciuga che possono essere di classe energetica A.
Come può aiutarmi BonusX?
Puoi richiedere questo bonus presentando la dichiarazione dei redditi. BonusX può aiutarti a ottenerlo tramite i servizi online di:
• Modello 730;
• Modello REDDITI (Ex Modello Unico);
• Consulenza Premium.
Come funziona il Bonus Mobili?
Il 50% di detrazione IRPEF va calcolato, considerando gli acquisti di mobili ed elettrodomestici nella loro totalità, su un importo massimo di:
- 16.000 € per spese sostenute nel 2021;
- 10.000 € per spese sostenute nel 2022;
- 8.000 € per spese sostenute nel 2023;
- 5.000 € per spese sostenute nel 2024.
La detrazione fiscale sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Il contribuente che esegue i lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà più volte diritto al bonus. L’importo massimo deve essere, infatti, considerato per ogni unità oggetto di ristrutturazione.
Il bonus mobili consiste nel recupero della metà della spesa sostenuta che sarà portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi a partire dall’anno successivo. Se, quindi, venissero spesi 5.000 € per rinnovare gli arredi nel 2024, 2.500 € saranno recuperati sotto forma di detrazioni Irpef nel 2025.
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Puoi scoprire gratis se hai diritto a ciò di cui parliamo in questo articolo registrandoti su BonusX e completando le informazioni richieste nel tuo profilo.
All’interno della piattaforma, in Bonus, troverai nella pagina dedicata a questo articolo i servizi di supporto, richiedibili su BonusX, per la domanda. Se non ne avrai i requisiti, potrai comunque scoprire altre prestazioni della stessa categoria di questo argomento.
Come richiedere il Bonus Mobili?
La detrazione IRPEF del 50% si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, cioè nel modello 730 oppure nel modello REDDITI (Ex unico).
Chi ha diritto al Bonus Mobili?
Possono accedere alla detrazione del bonus mobili 2024:
- proprietari di immobili;
- titolari di diritti reali sugli immobili (uso, usufrutto, abitazione o superficie);
- proprietari di nuda proprietà;
- coloro in affitto o in comodato d’uso;
- ai soci di cooperative divise e indivise;
- soci delle società semplici;
- imprenditore individuale, se l’immobile non è ad uso strumentale.
Il diritto alla detrazione fiscale può essere usufruito sia dal soggetto che sostiene le spese, intestatario quindi di bonifici e fatture, sia al coniuge, ai parenti entro il 3° grado e agli affini entro il 2° grado, se conviventi con colui sostenitore delle spese.
Come si ottiene il Bonus Mobili nel 730
Per ottenere questo sconto fiscale è necessario che il contribuente realizzi una ristrutturazione edilizia, che può essere sia sulla singola unità immobiliare sia su più parti comuni di edifici, purché siano residenziali.
Per gli interventi di ristrutturazione delle parti condominiali, invece, la detrazione spetterà ai condòmini che hanno acquistato i beni per arredare il condominio stesso.
Non è valida, però, se dovessero acquistare i mobili ed elettrodomestici per la propria abitazione non inclusa nella ristrutturazione.
L’acquisto dei beni, per ottenere il bonus mobili 2024, deve essere successivo all’inizio dei lavori. Invece, è indifferente se le spese per la ristrutturazione siano sostenute dopo aver acquistato gli arredi per l’immobile.Perciò, possono essere incluse:
Perciò, possono essere incluse nel modello 730:
- le spese sostenute nel 2024, ma solo per lavori di ristrutturazione iniziati dopo il 1° gennaio 2023;
- le spese sostenute nel 2023, ma solo per lavori di ristrutturazione iniziati dopo il 1° gennaio 2022.
Quali sono i lavori che danno diritto al Bonus Mobili?
La detrazione Irpef del 50%, quindi l’ottenimento del bonus mobili ed elettrodomestici 2024, è riconosciuta per i seguenti casi:
- manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento, di ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, in caso di dichiarazione dello stato di emergenza;
- restauro, risanamento e ristrutturazione edilizia, di interi fabbricati, eseguiti dalle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia sulle parti comuni del condominio.
Bonus Mobili senza ristrutturazione: è possibile?
Parlare di bonus mobili senza ristrutturazione non implica che si possa ottenere l’agevolazione senza eseguire alcun intervento, ma piuttosto che questi interventi non devono necessariamente essere considerati ristrutturazioni edilizie ai sensi del Testo unico sull’edilizia (Dpr 380/2001).
Scadenza
La detrazione spetta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici fino al 31 dicembre 2024.
Documenti necessari
Per attestare l’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici, bisogna allegare alla domanda di richiesta del bonus mobili 2024 uno dei seguenti documenti:
- ricevuta del bonifico;
- ricevuta di transazione eseguita, per pagamenti con carte di credito o debito;
- addebito sul conto corrente;
- fattura di acquisto dei beni.
La data di inizio dei lavori può essere verificata con:
- eventuali autorizzazioni amministrative;
- comunicazioni preventive all’Asl, se obbligatorie.
Per le ristrutturazioni che non hanno bisogno di comunicazioni o titoli abilitativi, invece, basterà la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Come deve essere fatto il pagamento per il Bonus Mobili?
Per i pagamenti, bisogna seguire le indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. I pagamenti accettati sono: con bonifico, con carta di credito o debito.
Le stesse modalità dovranno essere applicate per il pagamento di spese di trasporto e montaggio dei beni. Non si può pagare con assegni, contanti o altri mezzi di pagamento.
Inoltre, bisogna obbligatoriamente comunicare all’ENEA, cliccando qui, le spese dei lavori di ristrutturazione che comportano un risparmio energetico, perciò anche gli acquisti degli elettrodomestici.
I dati delle spese devono essere comunicati entro 90 giorni dalla fine dei lavori e riguardano solo i seguenti acquisti:
- forno;
- frigorifero;
- lavastoviglie;
- piani cottura elettrici;
- lavatrici;
- lavasciuga.
La mancata comunicazione all’ENEA non vieta l’ottenimento della detrazione fiscale.
Esempi acquisti validi
- Mobili nuovi come letti, armadi, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, materassi, poltrone.
Sono esclusi: porte, pavimentazioni, tende, complementi di arredo;
- elettrodomestici nuovi, di classe energetica non inferiore ad A+, come frigo, congelatore, lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, stufe e piastre elettriche;
- elettrodomestici nuovi, con classe energetica A o superiore, come forno e lavasciuga.
Esempi di lavori di ristrutturazione
- Manutenzione straordinaria: sostituzione di infissi esterni, installazione di ascensori e scale di sicurezza, rifacimento di scale o rampe, realizzazione di recinzioni, muri di cinta o cancellate, costruzione di scale interne;
- ristrutturazione edilizia: realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, modifica della facciata, apertura di nuove porte e finestre;
- restauro e risanamento conservativo: ripristino dell’aspetto storico – architettonico di un edificio.
Lavori di manutenzione ordinaria per le parti comuni degli edifici condominiali:
- Tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione dei pavimenti, sostituzione degli infissi esterni o tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, delle grondaie o delle mura di cinta, rifacimento di intonaci.
Altri esempi per il bonus mobili ed elettrodomestici 2024 possono essere consultati nella Guida dell’Agenzia delle Entrate.
Non danno diritto al bonus mobili
Non sono compatibili con la richiesta del bonus mobili 2024 i lavori di manutenzione ordinaria dei singoli appartamenti privati, come la tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti o infissi.