
Hai mai sentito parlare di 730? Se stai leggendo quest’articolo, molto probabilmente sì: non a caso è uno dei documenti più utilizzati in Italia per la dichiarazione dei redditi!
Il 730 va presentato ogni anno, indicativamente nel periodo estivo, con una scadenza che di solito coincide con la fine di settembre.
Chiarito questo, rimangono altri dubbi: chi deve, e chi può, usare il 730? Soprattutto, quando è obbligatorio inviarlo? E che succede se sbagli o non dichiari qualcosa?
Se vuoi saperne di più, sei nel posto giusto: nei prossimi paragrafi rispondiamo a tutte le tue domande sul 730!
Che cos’è il 730?
Per chiarire bene di cosa stiamo parlando, ricapitoliamo brevemente che cos’è il Modello 730.
In sostanza, si tratta di un modulo che permette di fare la dichiarazione dei redditi in modo semplice: serve per comunicare al Fisco i redditi e le spese dell’anno precedente, così da calcolare quante tasse devi pagare o se hai diritto a un rimborso.
Come si presenta il 730? Puoi compilarlo in autonomia, con l’aiuto di un CAF o tramite una piattaforma online, come BonusX!
Chi deve fare il 730 nel 2025?
Partiamo da una certezza: il modello 730 è pensato soprattutto per lavoratori dipendenti e pensionati.
Ma non solo! Dato che a noi non piace essere generici, ecco una lista completa di chi può (e in alcuni casi deve) presentare il 730:
- Lavoratori dipendenti;
- pensionati;
- chi percepisce redditi assimilati al lavoro dipendente (come co.co.co. o collaborazioni occasionali);
- chi ha redditi da fabbricati o terreni, anche affittati;
- soci di cooperative (di produzione, lavoro, servizi, agricole e della pesca), se rientrano nei limiti dei salari correnti maggiorati del 20%;
- sacerdoti della Chiesa cattolica;
- giudici costituzionali, parlamentari, consiglieri regionali o provinciali e altri titolari di cariche elettive;
- lavoratori socialmente utili;
- produttori agricoli esonerati dalla dichiarazione IVA, IRAP e dal modello 770 (dichiarazione dei sostituti d’imposta).
- chi percepisce indennità sostitutive dall’INPS (CIG, mobilità, NASpI);
- chi percepisce redditi soggetti a tassazione separata o imposta sostitutiva (es. plusvalenze, dividendi esteri, criptovalute).
Se rientri in una di queste categorie e hai percepito redditi nel 2024, molto probabilmente dovrai compilare il modello 730 nel 2025.
Il 730 è obbligatorio? Tutte le regole
Abbiamo detto “dovrai”, ma che intendiamo? In altre parole, presentare il 730 è un obbligo?
Risposta breve: sì, ma solo in alcune situazioni!
Hai l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi se:
- hai percepito redditi da più datori di lavoro, senza che sia stato fatto il conguaglio fiscale finale;
- hai guadagnato più di 5.000 € da lavoro autonomo occasionale, senza partita IVA;
- hai ricevuto redditi di capitale, come dividendi o interessi bancari;
- possiedi immobili dati in affitto, anche per brevi periodi.
Fermiamoci un attimo. Avrai notato che in questa lista manca una categoria importante, e forse ti starai domandando: allora i dipendenti non devono per forza fare il 730?
Hai indovinato! Se sei un lavoratore dipendente, infatti, non sempre hai l’obbligo di fare il 730.
Devi presentarlo solo se ci sono variazioni nella tua situazione fiscale o se hai redditi, spese o detrazioni da comunicare, per esempio nei casi in cui:
- hai lavorato per più datori di lavoro nello stesso anno e non è stato fatto il conguaglio;
- hai spese detraibili (mediche, scolastiche, mutuo ecc.) che vuoi recuperare;
- hai altri redditi, come affitti o prestazioni occasionali;
- hai bisogno di correggere errori nella Certificazione Unica.
Se invece hai avuto un solo datore di lavoro per tutto l’anno e nessuna spesa da detrarre o altri redditi, non è obbligatorio fare la dichiarazione.
Quando non è obbligatorio fare il 730?
Ormai lo hai capito: il modello 730 non è obbligatorio per tutti, in particolare se hai solo redditi semplici e imposte già trattenute in busta paga o pensione.
Entriamo nei dettagli e approfondiamo. Sei esonerato dall’obbligo se:
- hai percepito redditi da un unico sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) che ha trattenuto correttamente tutte le imposte,
- non hai altri redditi da dichiarare (come affitti, dividendi, attività autonome occasionali),
- non hai sostenuto spese detraibili o deducibili,
- le addizionali IRPEF regionali e comunali sono già state trattenute dal sostituto o non sei tenuto a pagarle.
Se rientri in queste condizioni, non devi necessariamente presentare il 730.
Ma attenzione: potrebbe essere comunque conveniente farlo, perché potresti avere diritto a detrazioni fiscali e a un rimborso!
In ogni caso, quindi, ti consigliamo di verificare il tuo 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Qual è il reddito minimo per non fare il 730?
In certi casi potresti non avere l’obbligo di presentare il 730 anche in altre situazioni, se rientri nei limiti previsti dalla normativa. Ecco le soglie principali da tenere a mente:
- redditi da fabbricati o terreni: se hai solo questo tipo di reddito e l’importo annuo è inferiore o uguale a 500 €, non è obbligatorio dichiararlo;
- reddito da lavoro dipendente o pensione percepito da un unico sostituto d’imposta: niente obbligo se il reddito annuo è inferiore a 8.176 € e non hai altri redditi, detrazioni particolari o addizionali da versare;
- pensione + altri redditi: se la pensione è inferiore a 8.500 € annui e i redditi da terreni sono inferiori a 185,92 €, non c’è l’obbligo di dichiararli;
- altri redditi assimilati (es. prestazioni occasionali o compensi assimilati), se inferiori a 5.500 € annui e in assenza di altri redditi, puoi rientrare nell’esonero;
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva o tassazione alla fonte (es. interessi su BOT, conti correnti), anche in assenza di altri redditi, possono non richiedere la dichiarazione.
Cosa succede se sbaglio a fare 730?
Chiarito questo, proviamo a rispondere a un altro dubbio comune: che succede se sbagli il 730?
Innanzitutto, non è la fine del mondo! Spesso hai comunque modo di rimediare senza troppi problemi.
Se ti rendi conto dell’errore entro il 20 giugno, puoi annullare l’invio del 730 precompilato e trasmettere una nuova dichiarazione corretta. Ma attenzione: questa possibilità è concessa una sola volta!
Se invece hai dimenticato di inserire spese detraibili o deducibili, puoi presentare un 730 integrativo entro il 10 novembre 2025, così puoi recuperare comunque il rimborso a cui hai diritto.
Quando invece l’errore comporta un maggior debito d’imposta (in parole semplici, se hai dichiarato meno del dovuto), dovrai correggere la dichiarazione con un modello Redditi correttivo.
Il nostro consiglio: meglio se lo fai il prima possibile, così potrai usufruire del ravvedimento operoso e pagare una sanzione ridotta.
Ricapitoliamo: se l’errore ti ha fatto perdere un rimborso, puoi recuperarlo facilmente; se invece ti ha fatto pagare meno del dovuto, conviene correggere subito per evitare conseguenze più gravi.
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Se devi (o vuoi) presentare il 730 e hai paura di sbagliare, affidati a noi: BonusX è la tua piattaforma completamente digitale che ti aiuta a trovare, richiedere e ottenere i bonus che ti spettano e usufruire dei servizi fiscali senza troppe complicazioni.
Fare il 730 con noi conviene per tanti motivi: fai tutto online, senza andare fisicamente al CAF e portare con te documenti cartacei; ricevi un’assistenza precisa e puntuale, con i nostri professionisti sempre pronti ad aiutarti; paghi di meno, con i nostri piani dai prezzi fissi e trasparenti.
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