Cos’è l’Assegno di Inclusione?
L’Assegno di Inclusione (ADI) è un sostegno per coloro in difficoltà economiche che sarà erogato dal 1° gennaio 2024 in sostituzione al Reddito di Cittadinanza (RdC).
Con il decreto legge 48 2023 e con la legge di conversione del decreto pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 luglio 2023, Legge 85 2023, sono stati previsti 2 strumenti per contrastare la povertà ed esclusione sociale, ovvero:
- il nuovo Assegno di Inclusione;
- il Supporto per la Formazione e il Lavoro per chi, ad oggi, non può più percepire l’RdC ma non rientra nei beneficiari dell’Assegno di Inclusione.
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A chi spetta l’Assegno di Inclusione?
L’Assegno di Inclusione spetta ai nuclei familiari con all’interno almeno un componente:
- minore;
- disabile;
- anziano con più di 60 anni;
- inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali, certificato dalla pubblica amministrazione.
Chi è compreso nel nucleo familiare?
Il nucleo familiare è l’insieme di adulti e bambini che risiedono nella stessa abitazione e sono legati da matrimonio, parentela, affinità, tutela o adozione.
Inoltre, ne fanno parte:
• i coniugi con diversa residenza, purché non separati o divorziati;
• i figli maggiorenni con diversa residenza, età inferiore ai 26 anni, e a carico IRPEF, purché non sposati o con figli – si è considerati a carico IRPEF ai fini ISEE 2023 se si è avuto un reddito annuo inferiore a 2.840,51 € o, se minori di 24 anni, un reddito annuo inferiore a 4.000 € nel 2021.
A quanto ammonta il Reddito di Inclusione?
L’importo del Reddito di Inclusione, o Assegno, varia in base alla composizione del nucleo familiare e al valore ISEE. L’importo può essere di:
- minimo 480 € annui e massimo 6.000 € annui, moltiplicati per la scala di equivalenza, a cui si possono aggiungere al massimo altri 3.360 € annui per chi vive in affitto, che spettano ai nuclei con:
- minore;
- disabile;
- anziano con più di 60 anni;
- persone inserite in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali, certificato dalla pubblica amministrazione;
- fino ad un massimo di 7.560 € annui, moltiplicati per la scala di equivalenza, a cui si possono aggiungere al massimo altri 1.800 € annui per chi vive in affitto, che spettano ai nuclei composti:
- solo di persone di età pari o superiore a 67 anni;
- da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
In questo caso, per averne diritto, oltre all’ISEE non superiore a 9.360 €, il reddito familiare deve essere inferiore a 7.560 € annui moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
L’Assegno di Inclusione è esente dal pagamento dell’IRPEF e può essere percepito anche se si è già percettori dell’assegno unico.
Cos’è l’IRPEF?
L’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) è la principale imposta italiana e riguarda le persone fisiche e, in alcuni casi, le società (versata attraverso i soci).
Chi risiede in Italia paga l’imposta sui redditi prodotti in patria o all’estero, mentre i non residenti pagano per i redditi prodotti nel territorio italiano.
Requisiti per ottenere l’Assegno di Inclusione
Requisiti di cittadinanza
I richiedenti devono essere:
- cittadini italiani, cittadini europei o loro familiari cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo;
- residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
La continuità della residenza si intende interrotta nel caso di:
- assenza dal territorio italiano per un periodo pari o superiore a 2 mesi continuativi;
- assenza dal territorio italiano per un periodo pari o superiore a 4 mesi, anche non continuativi, nell’arco di 18 mesi.
Per motivi documentati di salute grave, l’assenza non fa perdere la possibilità di richiesta.
Per ottenere l’Assegno di Inclusione, non bisogna:
- essere sottoposti a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), nei 10 anni precedenti la richiesta.
Requisiti familiari
Nessun membro del nucleo familiare deve possedere:
- autoveicoli, immatricolati negli ultimi 36 mesi, con cilindrata superiore a 1.600 cc;
- motoveicoli, immatricolati negli ultimi 36 mesi, con cilindrata superiore a 250 cc;
- navi, imbarcazioni da diporto o aeromobili di ogni tipo.
Requisiti economici
I requisiti economici da dover possedere, all’interno del nucleo familiare, sono:
- modello ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 €;
- valore del reddito familiare:
- inferiore a 6.000 € annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, se non ci sono particolari casi;
- inferiore a 7.560 € annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, se il nucleo familiare è composto da persone:
- tutte di età pari o superiore a 67 anni;
- di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza;
- valore del patrimonio immobiliare:
- diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 150.000 € ai fini IMU;
- per altri immobili, non superiori a 30.000 € ai fini ISEE.
Come si calcola la scala di equivalenza
Il parametro della scala di equivalenza, è pari a 1 per ogni componente ed è aumentato fino ad un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza:
- di 0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- di 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- di 0,40 per ciascun altro componente maggiorenne con carichi di cura;
- di 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio biopsicosociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla Pubblica Amministrazione;
- di 0,15 per ciascun minore di età fino a due;
- di 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo.
Come fare domanda per l’Assegno di Inclusione?
La domanda per l’Assegno di Inclusione potrà essere richiesta tramite SPID o CIE (Carta di Identità Elettronica).
Cos’è e come fare lo SPID?
Lo SPID, ovvero il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, è necessario per accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, come INPS, INAIL o Agenzia delle Entrate.
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Quando fare domanda per l’Assegno di Inclusione?
Al momento non è possibile ancora richiedere l’Assegno di Inclusione. Non appena si conoscerà la data di apertura delle domande, questo articolo verrà aggiornato.
Durata
L’Assegno di Inclusione avrà una durata di 18 mesi, con la sospensione di 1 mese per poterlo, poi, rinnovare di nuovo per altri 12 mesi.
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