Che cos’è
Il bonus alberghi offre la possibilità di usufruire, per determinati tipi di interventi e per le spese sostenute dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024, di due incentivi:
- credito d’imposta fino all’80%;
- contributo a fondo perduto fino al 50%.
Il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto sono, perciò, cumulabili.
Il bonus è stato previsto dal decreto legge 152/2021 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ovvero il piano preparato dall’Italia per rilanciare l’economia dopo la pandemia di COVID-19.
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Come funziona
Il bonus alberghi è richiedibile sia per le spese dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024 ma anche per i lavori iniziati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi, a patto che le spese siano state sostenute dal 7 novembre 2021.
L’avvio dei lavori deve essere dichiarato tramite una comunicazione alle autorità competenti mentre la domanda deve essere fatta sulla piattaforma online di Invitalia, come indicato nel paragrafo Come fare domanda.
Le spese sostenute per gli interventi effettuati dopo il 7 novembre 2021, invece, dovranno essere testimoniati dalle relative fatture.
Beneficiari
I beneficiari del bonus alberghi sono i seguenti:
- alberghi;
- agriturismi;
- stabilimenti balneari;
- complessi termali;
- strutture ricettive all’aria aperta;
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
- porti turistici;
- parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici;
- imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività sopra descritte.
Requisiti
I requisiti di cui i beneficiari devono essere in possesso, al momento della presentazione della domanda, sono:
- essere regolarmente iscritti al registro delle imprese;
- aver effettuato una spesa tra quelle ammesse dal bonus, descritte successivamente;
- non essere in stato di fallimento o liquidazione volontaria;
- se previsto dall’impresa, essere in possesso del DURC, ovvero il Documento Unico di Regolarità Contributiva;
- essere in regola con la normativa antimafia vigente;
- essere in situazione di regolarità fiscale.
Tutti i requisiti devono essere in possesso del beneficiario alla data di presentazione della domanda e mantenuti per i 5 anni successivi all’erogazione del bonus alberghi. Se così non fosse, ci sarà la decadenza del bonus e recupero dell’importo erogato.
Documenti necessari
I documenti necessari per la domanda del bonus alberghi sono:
- scheda progetto;
- documento di identità e codice fiscale del legale rappresentante e, se presente, del delegato con procura;
- dichiarazione su rispetto dei principi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza);
- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti di accesso al bonus;
- asseverazione del tecnico abilitato.
Tutta la modulistica è scaricabile dal sito di Invitalia, nella sezione modulistica.
Invece, per i documenti attestanti le spese sostenute e i pagamenti, è necessario che:
- tutte le fatture contengono i costi unitari dei beni e/o dei servizi acquisiti;
- la data dell’ultima fattura emessa coincide con la data di termine del progetto;
- tutte le fatture siano state pagate;
- le spese sono state fatte dal soggetto beneficiario del bonus, testimoniate dai pagamenti tracciabili.
Spese ammesse
Le spese ammesse per la richiesta del bonus alberghi sono quelle di:
- efficienza energetica;
- riqualificazione antisismica: come il miglioramento della sicurezza antisismica dell’edificio. I lavori di miglioramento antisismico devono essere attestati da un tecnico qualificato e autorizzato;
- eliminazione delle barriere architettoniche: come la sostituzione di pavimenti o porte oppure l’adeguamento di impianti tecnologici come impianti elettrici o impianti di ascensori;
- interventi edilizi: come la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti;
- realizzazione di piscine termali: come la realizzazione e ristrutturazione di vasche, docce, bagni turchi o saune;
- digitalizzazione: come spese per il modem, router, rete wifi o dispositivi per i pagamenti elettronici;
- acquisto di mobili e componenti di arredo.
Le spese ammesse possono essere consultate anche sull’avviso pubblico del Ministero del Turismo.
Credito d’imposta
Il bonus alberghi, come detto precedentemente, permette di avere un credito d’imposta fino all’80% delle spese sostenute. Il credito è utilizzabile solo in compensazione, a partire dall’anno successivo a quello in cui gli interventi vengono effettuati, presentando il modello F24 all’Agenzia delle Entrate.
Contributo a fondo perduto
Il bonus alberghi, oltre al credito d’imposta, mette a disposizione un contributo a fondo perduto, non superiore al 50% della spesa sostenuta per gli interventi ammessi, con un importo limite a 40.000 €.
All’importo del contributo si possono aggiungere, se in possesso di requisiti:
- fino a 30.000 €, se le spese di digitalizzazione e innovazione delle strutture di tipo tecnologico ed energetico sono pari ad almeno il 15% del totale dell’intervento;
- fino a 20.000 €, per imprese o società femminili o giovanili, come ad esempio società cooperative e società di persone, costituite da almeno il 60% di donne o giovani, con età compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda;
- fino a 10.000 €, per imprese o società con sede operativa nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Quindi, il contributo a fondo perduto può arrivare ad un massimo di 100.000 € per ogni beneficiario.
Come fare domanda
I beneficiari della domanda per il bonus alberghi possono fare richiesta una sola volta e per una sola struttura su cui hanno effettuato gli interventi.
La domanda deve essere fatta sulla piattaforma online di Invitalia, dalle ore 12:00 del 28 febbraio alle ore 17:00 del 30 marzo. Gli incentivi saranno concessi solo alle prime 3.700 imprese che fanno richiesta correttamente.
L’accesso all’area riservata può avvenire mediante l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (L’accesso all’area riservata può avvenire mediante l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Entro 60 giorni, poi, Invitalia pubblicherà l’elenco dei beneficiari del bonus alberghi e le rispettive somme spettanti. Le domande verranno lavorate in ordine cronologico di arrivo.
Cos’è e come fare lo SPID?
Lo SPID, ovvero il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, è necessario per accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, come INPS, INAIL o Agenzia delle Entrate.
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Chi è Invitalia?
Invitalia è l’agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia.
Si occupa di sostenere e migliorare la crescita economica del Paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e per l’occupazione.
Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cause di revoca
Gli incentivi del bonus alberghi possono essere revocati nei casi in cui:
- venga accertata l’inesistenza o perdita di uno dei requisiti necessari;
- vi sia il fallimento o liquidazione, anche volontaria, del soggetto beneficiario e cessazione dell’attività;
- gli interventi non siano stati realizzati entro 24 mesi dalla data di pubblicazione sul sito del Ministero del Turismo dell’elenco dei beneficiari ammessi al bonus;
- i documenti presentati siano non veritieri o incompleti;
- siano state fatte dichiarazioni false.
In caso di realizzazione parziale dell’intervento, invece, vi sarà la revoca parziale del bonus solo se la parte di interventi già realizzati alla data del termine dei 24 mesi saranno funzionanti.