Cos’è
Il bonus Sud 2023, o bonus Mezzogiorno, consiste in un credito d’imposta per le imprese che acquistano nuovi beni strumentali per le strutture produttive che si trovano nelle seguenti regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Queste regioni fanno parte delle zone Sisma, ZES (Zone Economiche Speciali) e ZLS (Zone Logistiche Semplificate).
Per beni strumentali si intendono macchinari, impianti e attrezzature varie già esistenti o che vengono portati nel territorio.
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Come funziona
Il credito d’imposta viene concesso alle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna nella misura massima del:
- 45% per le piccole imprese;
- 35% per le medie imprese;
- 25% per le grandi imprese.
Per la Regione Molise:
- per i beni acquisiti fino al 31 dicembre 2021, le percentuali del credito d’imposta sono:
- 30% per le piccole imprese;
- 20% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese;
- nel caso di beni acquisiti nel 2022 e nel 2023, le percentuali del credito d’imposta sono:
- 45% per le piccole imprese;
- 35% per le medie imprese;
- 25% per le grandi imprese.
Invece, per la Regione Abruzzo, il credito d’imposta scende al:
- 30% per le piccole imprese;
- 20% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese.
Solo per le ZES, per gli investimenti realizzati dal 1° giugno 2021, il credito d’imposta è proporzionato al costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2023 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.
Il credito d’imposta non è cumulabile (ovvero, non può essere richiesto insieme) ad altri aiuti di Stato e aiuti de minimis. Gli aiuti “de minimis” sono aiuti di Stato, concessi ad imprese (società), che gli Stati membri dell’Unione Europea non devono per forza comunicare alla Commissione Europea.
Cosa sono le ZES e ZLS?
Le zone economiche speciali (ZES) comprendono regioni geografiche con particolari problemi, all’interno delle quali le imprese già operative, o nuove, possono richiedere e beneficiare di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative.
Le zone logistiche semplificate (ZLS), invece, sono delle aree portuali delle regioni più sviluppate, individuate dalla normativa europea, che includono almeno un’area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) come, ad esempio, quella di Venezia.
I criteri per la costituzione delle ZLS sono regolati dall’articolo 1, commi 61-65, della legge n. 205/2017.
Beneficiari bonus Sud
Il bonus Sud 2023 spetta alle piccole, medie e grandi imprese che si trovano nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo, che fanno parte delle zone Sisma, ZES (Zone Economiche Speciali) e ZLS (Zone Logistiche Semplificate).
Le imprese si distinguono in:
- piccole, se hanno: meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
- medie, se hanno: meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro;
- grandi, se hanno: più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro.
Aziende escluse
L’agevolazione del bonus Sud 2023, o bonus mezzogiorno, non può essere applicata alle aziende in difficoltà e quelle che operano nei seguenti settori:
- industria siderurgica e carbonifera;
- costruzione navale;
- fibre sintetiche;
- trasporti e delle relative infrastrutture;
- produzione e della distribuzione di energia;
- infrastrutture energetiche;
- creditizio, finanziario e assicurativo.
Per i crediti d’imposta Sisma e ZES, sono esclusi dal beneficio anche le aziende che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura.
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Come utilizzare il credito
Per il 2023 ancora si attendono i periodi per i quali è possibile utilizzare il credito d’imposta.
Fino al 2022, il credito d’imposta era utilizzabile solo in compensazione e veniva concesso per gli investimenti fatti:
- dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2022, per gli investimenti fatti nel Mezzogiorno;
- dal 24 agosto 2016, per gli investimenti fatti nei Comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici;
- dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2022, per gli investimenti fatti nelle ZES.
Ogni impresa può presentare una o più comunicazioni anche nello stesso anno in corso.
Come fare richiesta
Per il 2023 ancora si attendono istruzioni per la richiesta. Fino al 2022, veniva utilizzato il modello fornito dall’Agenzia delle Entrate con le rispettive istruzioni per la compilazione.
Il modello serviva anche per presentare comunicazioni di rettifica e di rinuncia ai crediti d’imposta richiesti con le precedenti versioni.
La comunicazione tramite l’apposito modello, nel 2022, poteva essere presentata all’Agenzia delle Entrate:
- direttamente dal contribuente;
- tramite la società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario;
- tramite professionisti, associazioni di categoria, Caf e gli altri soggetti indicati nell’articolo 3, comma 3, del DPR n. 322 del 1998 e successive modificazioni.
In caso di presentazione tramite intermediari abilitati e società del gruppo, questi ultimi dovevano consegnare al contribuente una copia della comunicazione trasmessa e della ricevuta dell’Agenzia delle Entrate che attesta l’avvenuta presentazione.
Il contribuente, poi, dopo aver firmato la comunicazione per confermare i dati indicati, doveva conservarne la documentazione.
La richiesta telematica della comunicazione per la fruizione del credito d’imposta poteva essere effettuata utilizzando il software CIM17 “Creditoinvestimentisud”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Scadenza
Attualmente, la scadenza per beneficiare del bonus Sud 2023, o bonus mezzogiorno, è il 31 dicembre 2023.