- Cos’è l’assegno unico universale?
- A chi spetta l'assegno unico?
- Chi può richiedere l’assegno unico universale?
- Quali sono gli importi dell'assegno unico?
- Che tipo di DSU serve per assegno unico?
- Come si fa la domanda per l'assegno unico?
- Quando presentare ISEE per Assegno Unico?
- Quanto deve essere l'ISEE per avere l'assegno unico?
- Quando pagano l'assegno unico?
- Bonus collegati
Cos’è l’assegno unico universale?
L’assegno unico e universale (AUU) per i figli è un sostegno economico introdotto dal Governo il 1° marzo 2022 per aiutare le famiglie con figli a carico.
Questa misura ha sostituito diversi bonus e detrazioni precedenti, come bonus bebè, bonus terzo figlio o detrazioni per figli a carico, unificandoli tutti in un unico assegno mensile.
A chi spetta l’assegno unico?
L’assegno unico universale è erogato dall’INPS ed è destinato a tutte le famiglie con figli a carico. In particolare, spetta:
- per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, viene erogato dal settimo mese di gravidanza;
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale oppure un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 € annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile auniversale;
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
I figli a carico sono quelli inclusi nel proprio nucleo familiare.
Chi è compreso nel nucleo familiare?
Il nucleo familiare è l’insieme di adulti e bambini che risiedono nella stessa abitazione e sono legati da matrimonio, parentela, affinità, tutela o adozione.
Inoltre, ne fanno parte:
• i coniugi con diversa residenza, purché non separati o divorziati;
• i figli maggiorenni con diversa residenza e a carico IRPEF, purché non sposati o con figli – sono considerati a carico IRPEF ai fini ISEE 2024 se hanno avuto un reddito annuo inferiore a 2.840,51 € o, se minori di 24 anni, un reddito annuo inferiore a 4.000 € nel 2022.
Chi può richiedere l’assegno unico universale?
Possono richiedere l’assegno unico universale:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomi;
- liberi professionisti;
- incapienti;
- figli maggiorenni fino ai 21 anni di età.
La domanda dell’assegno unico può essere presentata sia da un genitore, sia da chi esercita la responsabilità genitoriale. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario.
Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno sarà destinato esclusivamente al tutelato.
I figli maggiorenni, invece, possono presentare la domanda al posto dei genitori e richiedere l’erogazione diretta dell’assegno spettante.
Quali sono gli importi dell’assegno unico?
L’assegno unico universale ha un importo variabile da 57,00 € a 199,40 € al mese per ogni figlio minorenne. Tutti gli importi dell’assegno unico sono influenzati dall’ISEE 2024 e dall’età dei figli all’interno del nucleo familiare, ad esclusione dei figli con disabilità per i quali non vi è nessun limite di età.
Le maggiorazioni dell’assegno unico che si ottengono grazie all’ISEE, sono per:
- famiglie con più di 2 figli;
- famiglie con figli con disabilità grave o media nel nucleo familiare, senza limiti di età;
- madri con meno di 21 anni;
- entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro, applicabile anche ai nuclei vedovili e ai minori orfani di un genitore.
Cos’è e come fare l’ISEE?
Il modello ISEE serve a descrivere la situazione economica delle famiglie ed è usato da molti enti pubblici e privati per valutare la richiesta di bonus e sevizi.
Per scoprire di più vai alla pagina ISEE.
Che tipo di DSU serve per assegno unico?
Per richiedere l’assegno unico, è necessario presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) nella sua versione ordinaria. Questa DSU include tutte le informazioni sul nucleo familiare, sui redditi e sui patrimoni necessari per il calcolo dell’ISEE.
La DSU Minorenni, invece, è necessaria quando il nucleo familiare comprende un minore in particolari situazioni, cioè:
- con genitori non conviventi;
- in affidamento;
- in comunità.
In questo articolo troverai tutte le informazioni sull’ISEE minorenni.
Come si fa la domanda per l’assegno unico?
Puoi fare subito domanda di assegno unico e universale INPS con facilità e rapidità anche tramite la piattaforma online di BonusX.
- Crea gratis il tuo profilo: compila i dati richiesti per verificare la tua idoneità all’assegno unico INPS;
- Avvia la richiesta online: seleziona l’assegno unico nella pagina Bonus e completa la procedura di richiesta;
- Gestisci la tua pratica: carica documenti e informazioni necessarie direttamente sulla piattaforma e firma i moduli richiesti con un semplice clic.
Un nostro operatore partner si occuperà della tua richiesta entro 24 ore lavorative, trasmettendo la richiesta all’INPS e caricando la ricevuta della domanda direttamente sulla piattaforma.
Con BonusX, non è necessario avere lo SPID per la domanda di assegno unico.
Quando presentare ISEE per Assegno Unico?
L’Assegno Unico è un contributo mensile introdotto il 1° marzo 2022 ed erogato dall’INPS, il cui importo varia in base all’ISEE del richiedente.
Per le domande di assegno unico presentate tra il 1° marzo e il 30 giugno, l’INPS paga anche gli arretrati da marzo. Per le domande presentate dal 1° luglio in poi, invece, l’assegno è erogato dal mese successivo all’approvazione.
Quanto deve essere l’ISEE per avere l’assegno unico?
L’ISEE, per ottenere le maggiorazioni dell’assegno unico, può avere un valore massimo di 45.574,96 €. Le maggiorazioni previste per chi ha l’ISEE, sono:
- per figli successivi al secondo, con un ISEE:
- pari o inferiore ai 15.000 €: è prevista una maggiorazione di 85 € mensili;
- superiore ai 15.000 € e inferiore ai 40.000 €: l’importo si riduce progressivamente;
- pari o superiore ai 40.000 €: è prevista una maggiorazione di 15 € mensile.
È prevista, inoltre: - una maggiorazione del 50% per i nuclei con tre o più figli a carico, con figli di età compresa tra 1 e 3 anni, con un ISEE fino a 40.000 €;
- una maggiorazione forfettaria di 150 € mensili per i nuclei familiari con 4 o più figli;
- per ogni figlio con disabilità, senza limiti di età, viene erogata una maggiorazione di:
- 105 € al mese: in caso di non autosufficienza;
- 95 € al mese: in caso di disabilità grave;
- 85 € al mese: in caso di disabilità media;
- per le madri di età inferiore a 21 anni, è prevista una maggiorazione degli importi di 20 € mensili per ogni figlio;
- per nuclei familiari con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro viene corrisposta una maggiorazione:
- di 30 €: con un ISEE pari o inferiore ai 15.000 €;
- minore a 30 €, riducendosi gradualmente, con un ISEE superiore ai 15.000 € e inferiore ai 40.000 €.
La maggiorazione non spetta se l’ISEE è superiore ai 40.000 €.
Per i nuclei vedovili, ovvero per il genitore rimasto vedovo a seguito del decesso dell’altro genitore lavoratore, la maggiorazione dell’assegno unico sarà erogata in automatico al genitore lavoratore dal 1° gennaio 2023 e fino ai 5 anni successivi a tale evento.
Per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 €, per le annualità 2022, 2023 e 2024, è prevista una maggiorazione mensile “transitoria”, se si sono verificate contemporaneamente queste condizioni:
- il valore ISEE del richiedente non è superiore a 25.000 €;
- il richiedente o un componente del suo nucleo familiare, nel corso del 2021, ha percepito l’ANF in presenza di figli minori.
Questa maggiorazione durerà 3 anni e spetterà:- in misura intera, per l’anno 2022, a partire dal 01/03/2022;
- nell’anno 2023, un importo pari a 2/3;
- nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio 2025, un importo pari a 1/3.
La maggiorazione cesserà, quindi, nel 2025.
Quando pagano l’assegno unico?
Solitamente, il calendario dei pagamenti per l’assegno unico erogato dall’INPS è il seguente:
- dal 10 al 20 di ogni mese, verranno erogati gli importi delle domande di assegno unico che non hanno subito nessuna variazione rispetto al mese precedente;
- dal 20 al 30, invece, saranno erogati i pagamenti degli importi relativi:
- alle nuove domande ricevute nel mese precedente;
- alle domande che hanno subito variazioni nel mese precedente (ad esempio, per la variazione dell’ISEE).