- Cos’è l’Assegno di Inclusione?
- Chi può prendere l'assegno di inclusione?
- Come fare domanda Adi?
- Quando fare la domanda per l'Assegno di Inclusione 2024?
- Cosa si deve fare per avere il Reddito di Inclusione?
- Quanto si percepisce con l'assegno di inclusione?
- Quanto deve essere l'ISEE per l'assegno di inclusione?
- Chi prende l'assegno di inclusione prende anche l'assegno unico?
- Quali sono i requisiti per avere l'assegno di inclusione?
- Come si calcola la scala di equivalenza
- Quando scade il Reddito di inclusione?
- Quando arriva il pagamento del Reddito di inclusione?
- Bonus collegati
Cos’è l’Assegno di Inclusione?
L’Assegno di Inclusione (ADI), o reddito di inclusione, è il nuovo sostegno per coloro in difficoltà economiche, erogato dal 1° gennaio 2024 in sostituzione al Reddito di Cittadinanza (RdC).
Dal 2024, sono stati previsti 2 strumenti per contrastare la povertà ed esclusione sociale, ovvero:
- il nuovo Assegno di Inclusione;
- il Supporto per la Formazione e il Lavoro per chi, ad oggi, non può più percepire l’RdC ma non rientra nei beneficiari dell’Assegno di Inclusione.
Chi può prendere l’assegno di inclusione?
L’Assegno di Inclusione spetta ai nuclei familiari con all’interno almeno un componente:
- minore;
- con disabilità;
- anziano con più di 60 anni;
- inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali, certificato dalla pubblica amministrazione.
Come fare domanda Adi?
La domanda online ADI (Assegno di Inclusione) può essere richiesta subito, senza SPID, su BonusX.
Una volta inviata la domanda e ricevuto l’esito positivo, l’Assegno di Inclusione sarà attivo dal mese successivo a quello in cui si sottoscrive il Patto di Attivazione Digitale, cioè il patto dove ci si impegna a svolgere il lavoro assegnato.
Quando fare la domanda per l’Assegno di Inclusione 2024?
La domanda ADI può essere fatta da subito, ma l’Assegno di Inclusione sarà attivo dal mese successivo a quello in cui il richiedente sottoscrive il Patto di Attivazione Digitale, ovvero il patto dove si impegna a svolgere il lavoro assegnato.
Cosa si deve fare per avere il Reddito di Inclusione?
Chi riceve l’Assegno di Inclusione deve:
- frequentare scuole di istruzione per adulti di base o equivalenti, se hanno tra i 18 e i 29 anni e non hanno completato l’obbligo scolastico;
- iscriversi al sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa e accettare un impegno digitale per avviare un percorso di integrazione sociale e lavorativa.Sono esclusi da questo percorso:
- chi percepisce la pensione o ha un’età pari o superiore a 60 anni;
- i componenti affetti da disabilità;
- i componenti con carichi di cura verso i componenti del nucleo familiare;
- i componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza.
Quanto si percepisce con l’assegno di inclusione?
L’importo dell’Assegno di Inclusione 2024 varia in base alla composizione del nucleo familiare e al valore ISEE. L’importo può essere di:
- minimo 480 € annui e massimo 6.000 € annui, moltiplicati per la scala di equivalenza, a cui si possono aggiungere al massimo altri 3.360 € annui per chi vive in affitto, che spettano ai nuclei con:
- minore;
- con disabilità;
- anziano con più di 60 anni;
- persone inserite in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali, certificato dalla pubblica amministrazione;
- fino ad un massimo di 7.560 € annui, moltiplicati per la scala di equivalenza, a cui si possono aggiungere al massimo altri 1.800 € annui per chi vive in affitto, che spettano ai nuclei composti:
- solo di persone di età pari o superiore a 67 anni;
- da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Quanto deve essere l’ISEE per l’assegno di inclusione?
Per avere diritto all’assegno di inclusione, l’ISEE non deve essere superiore a 9.360 €.
Chi prende l’assegno di inclusione prende anche l’assegno unico?
L’Assegno di Inclusione è esente dal pagamento dell’IRPEF e può essere percepito anche se si è già percettori dell’assegno unico.
Cos’è l’IRPEF?
L’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) è la principale imposta italiana e riguarda le persone fisiche e, in alcuni casi, le società (versata attraverso i soci).
Chi risiede in Italia paga l’imposta sui redditi prodotti in patria o all’estero, mentre i non residenti pagano per i redditi prodotti nel territorio italiano.
Quali sono i requisiti per avere l’assegno di inclusione?
Requisiti di cittadinanza
I richiedenti devono essere:
- cittadini italiani, cittadini europei o loro familiari cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo;
- residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
La continuità della residenza si intende interrotta nel caso di:
- assenza dal territorio italiano per un periodo pari o superiore a 2 mesi continuativi;
- assenza dal territorio italiano per un periodo pari o superiore a 4 mesi, anche non continuativi, nell’arco di 18 mesi.
Per motivi documentati di salute grave, l’assenza non fa perdere la possibilità di richiesta.
Per ottenere l’Assegno di Inclusione, non bisogna:
- essere sottoposti a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), nei 10 anni precedenti la richiesta.
Requisiti familiari
Nessun membro del nucleo familiare deve possedere:
- autoveicoli, immatricolati negli ultimi 36 mesi, con cilindrata superiore a 1.600 cc;
- motoveicoli, immatricolati negli ultimi 36 mesi, con cilindrata superiore a 250 cc;
- navi, imbarcazioni da diporto o aeromobili di ogni tipo.
Requisiti economici
I requisiti economici da dover possedere, all’interno del nucleo familiare, sono:
- modello ISEE non superiore a 9.360 €;
- valore del reddito familiare:
- inferiore a 6.000 € annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, se non ci sono particolari casi;
- inferiore a 7.560 € annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, se il nucleo familiare è composto da persone:
- tutte di età pari o superiore a 67 anni;
- di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza;
- valore del patrimonio immobiliare:
- diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 150.000 € ai fini IMU;
- per altri immobili, non superiori a 30.000 € ai fini ISEE.
Come si calcola la scala di equivalenza
Il parametro della scala di equivalenza, è pari a 1 per ogni componente ed è aumentato fino ad un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza:
- di 0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- di 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- di 0,40 per ciascun altro componente maggiorenne con carichi di cura;
- di 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio biopsicosociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla Pubblica Amministrazione;
- di 0,15 per ciascun minore di età fino a due;
- di 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo.
Quando scade il Reddito di inclusione?
L’Assegno di Inclusione avrà una durata di 18 mesi, con la sospensione di 1 mese per poterlo, poi, rinnovare di nuovo per altri 12 mesi.
Quando arriva il pagamento del Reddito di inclusione?
A partire dai rinnovi dell’Assegno di Inclusione per la mensilità di marzo, l’INPS prenderà in considerazione l’ISEE 2024. Nel caso in cui la DSU non sia ancora stata presentata, la domanda verrà sospesa.
Gli arretrati, poi, saranno erogati non appena sarà disponibile il nuovo ISEE.
Coloro che presentano domanda di Assegno di Inclusione e attivano il PAD entro febbraio riceveranno l’accredito il 15 marzo per la mensilità del mese stesso, ossia quello successivo alla sottoscrizione del patto.
Se il Patto di Attivazione Digitale (PAD) viene sottoscritto in un mese successivo rispetto a quello della domanda, il pagamento ADI inizierà a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD stesso, senza possibilità di arretrati.
È importante tenere presente che nel caso in cui l’istruttoria richieda più tempo del previsto, i pagamenti che normalmente avvengono il 16 del mese verranno posticipati al giorno 26 dello stesso mese di spettanza.