
Come ogni anno, anche nel 2025 milioni di famiglie hanno presentato il Modello ISEE. Sai cos’è, no? In sostanza, è un documento che certifica la condizione economica calcolando i redditi e i patrimoni dell’intero nucleo.
Ecco: solitamente, l’ISEE fa riferimento alla situazione di due anni fa. Se lo presenti nel 2025, quindi, si calcolano sono i redditi e i patrimoni del 2023.
Ma cosa succede se, nel frattempo, le circostanze della tua famiglia sono cambiate, ad esempio perché qualcuno ha perso il lavoro?
Dato che l’ISEE 2025 è basato sui redditi del 2023, il valore ottenuto potrebbe non rispecchiare davvero la vostra capacità economica attuale. Di conseguenza, potreste perdere (ingiustamente) l’accesso a bonus e agevolazioni che potrebbero tornare utili!
E quindi, che fare? Non ti preoccupare, abbiamo buone notizie: fortunatamente è possibile richiedere l’ISEE Corrente, un documento che fotografa la situazione familiare in un periodo più recente.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere su come funziona e come richiedere l’ISEE corrente.
Cos’è l’ISEE corrente?
Ovviamente, iniziamo rispondendo alla domanda più importante: che cos’è l’ISEE corrente?
Ecco svelato il mistero: l’ISEE corrente è una versione aggiornata dell’ISEE ordinario. È pensato per chi ha avuto un peggioramento della situazione economica che non è visibile dall’ISEE standard.
Che cosa è incluso nell’ISEE corrente?
Ma quindi, se io richiedo l’ISEE corrente, a quale periodo farà riferimento?
Te lo diciamo subito: l’ISEE corrente si basa principalmente sui redditi degli ultimi 12 mesi e/o sul patrimonio al 31 dicembre dell’anno precedente (ad esempio il 31 dicembre 2024 per l’ISEE 2025).
Ma non per forza! In alcuni casi specifici, infatti, è possibile prendere in considerazione anche solo i redditi degli ultimi 2 mesi (moltiplicati per 6, in modo da ottenere una stima affidabile). Quando?
- Quando un lavoratore dipendente a tempo indeterminato ha perso il lavoro, ha avuto una sospensione dell’attività o una riduzione dell’orario;
- se sono stati interrotti trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari che venivano erogati da enti pubblici (esclusi quelli legati alla disabilità).
In questo modo il nuovo ISEE può offrire un quadro più realistico della condizione economica attuale.
Chi può richiedere l’ISEE corrente?
Sembra un’ottima possibilità, no? Ma a chi è riservato l’ISEE corrente?
In generale, puoi richiedere l’ISEE corrente 2025 se la tua situazione economica è peggiorata rispetto a due anni prima, e cioè se si è verificata almeno una di queste circostanze:
- tu o un membro della tua famiglia avevate un contratto di lavoro a tempo indeterminato nel 2023, ma poi avete perso il lavoro o subìto una riduzione/sospensione dell’attività;
- tu o un membro della tua famiglia avevate un’altra forma di lavoro (non a tempo indeterminato) nel 2023 e poi l’avete persa;
- uno o più componenti del nucleo hanno perso trattamenti previdenziali, assistenziali o indennitari che non rientravano nel reddito IRPEF;
- il reddito complessivo della famiglia è diminuito di oltre il 25% rispetto al 2023;
- il patrimonio della famiglia al 31 dicembre 2024 è inferiore di almeno il 20% rispetto al 2023 (ma attenzione: questa condizione può essere dichiarata solo dal 1° aprile 2025!).
Quanto dura l’ISEE Corrente 2025?
Ovviamente, anche l’ISEE Corrente ha una durata, e cioè una scadenza. Il periodo di validità dipende dal tipo di variazione che dichiari!
- Se dichiari “solo” una variazione del reddito, l’ISEE corrente dura 6 mesi dalla data di rilascio;
- se invece dichiari una variazione del patrimonio (oppure una variazione sia di patrimonio, sia di reddito), dura fino al 31 dicembre dell’anno in corso.
Ricorda anche che, se nel frattempo la tua situazione economica migliora (ad esempio perché trovi un nuovo lavoro o inizi a ricevere sussidi), devi comunicarlo all’INPS entro 2 mesi, presentando un nuovo ISEE corrente.
Specifichiamo un’altra cosa: dato che si tratta di un aggiornamento dell’ISEE ordinario, anche l’ISEE corrente scade sempre il 31 dicembre.
Per intenderci, spiegato facile: se dichiari una variazione di reddito a settembre, il tuo nuovo ISEE scadrà comunque alla fine dell’anno, anche se non sono ancora passati 6 mesi.
Quali documenti servono per l’ISEE Corrente?
Se vuoi richiedere l’ISEE corrente 2025 dovrai avere:
- un documento di riconoscimento (carta d’identità o passaporto);
- l’attestazione ISEE 2025 già rilasciata;
- uno o più documenti che dimostrano la variazione della situazione lavorativa, come una lettera di licenziamento o un estratto contributivo;
- documenti sul patrimonio (se richiesto) che attestino il valore dei beni mobiliari e immobiliari al 31 dicembre 2024, come saldi bancari, giacenze medie, visure catastali o atti notarili.
Puoi richiedere l’ISEE Corrente rivolgendoti a un CAF o patronato… oppure affidarti a noi e svolgere l’intera procedura da casa, senza stress e senza nessuna coda!
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