
Una delle domande che gli italiani si fanno più spesso è “a quanti anni potrò andare in pensione?”.
Risolvere questo dubbio non è semplicissimo: l’età pensionabile, infatti, varia di anno in anno e in base alla situazione specifica del lavoratore. In generale, possiamo dire che nel 2025 si può ricevere la pensione di vecchiaia a partire dai 67 anni.
Naturalmente, per ottenerla è necessario rispettare i requisiti contributivi, e cioè aver versato abbastanza contributi nel corso della vita. E qui arriva il dubbio: come faccio a vedere quanti contributi ho accumulato?
Fortunatamente esiste l’estratto contributivo INPS, un documento che può aiutarti a fare chiarezza nella tua storia contributiva e a dimostrare i versamenti che tu o il tuo datore di lavoro avete effettuato negli anni.
Vuoi saperne di più? Continua a leggere: nel prossimo paragrafo ti spieghiamo tutto su come funziona l’estratto contributivo INPS!
Cos’è l’estratto contributivo INPS?
Ma quindi, che cos’è questo estratto conto contributivo (o estratto contributivo INPS)?
In sostanza, si tratta di un documento che elenca tutti i contributi che risultano versati a tuo nome all’INPS:
- quelli da lavoro, e cioè quelli che hai accumulato lavorando;
- quelli figurativi, ad esempio durante il periodo di maternità, mentre percepivi la disoccupazione e così via;
- quelli da eventuali riscatti, se per esempio hai effettuato il riscatto della laurea.
Per capire meglio, pensala così: l’estratto INPS è come il tuo curriculum contributivo!
A cosa serve l’estratto contributivo INPS?
Se ti stai domandando a cosa può servire questo documento, rispondiamo subito.
Prima di tutto, è utile per controllare che tutto sia stato versato correttamente.
A prescindere dal tuo lavoro, infatti, l’estratto ti permette di verificare se i contributi risultano accreditati nel modo giusto.
Se noti delle anomalie (come periodi mancanti, importi sbagliati o somme non versate) puoi accorgertene subito e segnalarlo all’INPS: in questo modo potrai correggere la situazione prima che diventi un problema più serio – magari proprio quando stai per andare in pensione!
Ma non finisce qui: l’estratto contributivo è anche utile per dimostrare che sei in regola con i versamenti quando presenti una domanda per bonus o agevolazioni, oppure per certificare che non ricevi più determinati trattamenti previdenziali (un requisito richiesto spesso per accedere a nuove misure di supporto economico).
Infine, può servirti anche per controllare se hai i requisiti per andare in pensione anticipata, ad esempio sfruttando la Quota 103, l’Opzione Donna, l’APE Sociale o la pensione anticipata ordinaria.
Insomma: l’estratto conto contributivo INPS è fondamentale per tenere sotto controllo la tua posizione previdenziale!
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