
Secondo gli ultimi dati ISTAT, i bambini con disabilità che frequentano la scuola sono oltre 300.000.
Molti altri sono iscritti a centri specializzati di formazione o riabilitazione, che prevedono percorsi pensati appositamente per i minori con disabilità.
In questi casi, l’inserimento scolastico e sociale comporta spese importanti per la famiglia: trasporti, materiali scolastici e, spesso, rette di istituti privati.
Per aiutare i genitori in difficoltà, l’INPS mette a disposizione l’indennità di frequenza. E, per riceverla, è indispensabile richiedere il modello AP30, che certifica il diritto a questo beneficio.
Vuoi saperne di più? Continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sul Modello AP30!
Cos’è il modello AP30?
Come ti abbiamo anticipato, il Modello AP30 è un documento che devi compilare ogni anno per non perdere l’indennità di frequenza erogata per tuo figlio o tua figlia.
Cos’è l’indennità mensile di frequenza?
Ma che cos’è questo beneficio? In sostanza, l’indennità di frequenza è un aiuto economico pensato per le famiglie che devono affrontare spese legate a percorsi educativi o terapeutici specifici.
Per riceverla devi dimostrare che tuo figlio o tua figlia frequenta regolarmente:
- una scuola pubblica o privata;
- un centro ambulatoriale che offre trattamenti specifici;
- un centro diurno specializzato nella riabilitazione o nel supporto terapeutico;
- un centro di formazione professionale.
Requisiti indennità di frequenza 2025
Entrando nei dettagli, tuo figlio o tua figlia può ottenere questa indennità se:
- ha meno di 18 anni;
- ha difficoltà persistenti nello svolgere le attività tipiche della sua età, oppure una perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore;
- frequenta una scuola pubblica o privata (anche asilo nido), un centro terapeutico o di formazione professionale (anche convenzionato) oppure un centro riabilitativo pubblico o privato convenzionato;
- ha un reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno (per il 2025 è di 5.771,35 €);
- ha la cittadinanza italiana;
- se ha la cittadinanza di un altro stato UE, è iscritto/a all’anagrafe del Comune di residenza;
- se ha cittadinanza extra UE, ha un permesso di soggiorno valido da almeno un anno;
- ha la residenza stabile e abituale in Italia.
Ma attenzione! Ricorda che l’indennità di frequenza non è compatibile con altri benefici come:
- il ricovero in strutture pubbliche a carico dello Stato;
- l’indennità di accompagnamento per invalidità civile totale;
- l’indennità di accompagnamento per ciechi totali;
- l’indennità speciale per ciechi parziali;
- l’indennità di comunicazione per sordi prelinguali.
Quanto dura l’indennità di frequenza
Ricapitoliamo quello che abbiamo detto finora: se hai un figlio o una figlia con disabilità che frequenta la scuola, un centro terapeutico o un centro di formazione, puoi ricevere un’indennità mensile per sostenere le spese. Ma per quanto tempo?
Rispondiamo subito: l’indennità di frequenza viene pagata per massimo 12 mesi all’anno, e parte dal mese successivo all’inizio effettivo della frequenza.
Importo indennità di frequenza 2025
Di che cifre parliamo? In altre parole, a quanto ammonta l’indennità di frequenza? La risposta è semplice: per il 2025, l’importo disponibile è di 336 € al mese.
Per riceverla, come ti abbiamo detto, il reddito personale annuo (del minore) non deve superare i 5.771,35 €.
Quando presenti la domanda per la prima volta, devi fornire una previsione per il reddito dell’anno in corso (in altre parole: se invii la domanda nel 2025, devi dichiarare quanto prevedi che il reddito di tuo figlio o tua figlia sarà per il 2025).
In alcuni casi, se il vostro reddito è molto basso, l’importo dell’indennità può essere aumentato grazie a una maggiorazione stabilita dalla legge.
A che serve il modulo AP30?
Arrivati a questo punto, probabilmente avrai capito perché il modulo AP30 è fondamentale. Lo specifichiamo comunque: il modello AP30 è importante perché serve a confermare ogni anno che tuo figlio o tua figlia con disabilità frequenta regolarmente la scuola o un centro terapeutico.
Se non lo presenti, l’indennità di frequenza viene sospesa, anche se hai ancora diritto a riceverla.
Ma come si fa nel concreto? Niente paura: affidati a noi e non sbagli più!
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