Sentiamo spesso dire che nel nostro Paese non si fanno figli, ed effettivamente è proprio così: nel 2024, le nascite in Italia sono calate per l’undicesimo anno consecutivo, attestandosi su una media di 1,2 bambini per donna.
Tra le motivazioni che portano molte giovani coppie a scegliere di non allargare la famiglia, i timori sull’aumento del costo della vita e l’instabilità economica del nostro Paese sono spesso al primo posto.
Per cercare di invertire questa tendenza, nel corso degli anni il governo ha creato numerosi bonus e incentivi appositi, erogati a prescindere dal numero di figli e dal reddito complessivo del nucleo familiare.
Se vuoi conoscere tutte le agevolazioni a disposizione, nei prossimi paragrafi ti presenteremo alcuni sostegni per le famiglie disponibili nel 2024, e ti spiegheremo come BonusX può aiutarti a superare gli ostacoli della burocrazia.
Assegno Unico 2024
La prima misura di sostegno alle famiglie di cui ti parliamo è l’assegno unico, introdotto nel 2022 per sostituire e “condensare” vari bonus precedenti (come il bonus bebè o le detrazioni fiscali per i figli a carico).
L’assegno unico può essere richiesto da tutte le categorie di lavoratori, inclusi liberi professionisti, disoccupati e inoccupati e pensionati.
Ne hanno diritto le famiglie che hanno:
- uno o più figli minorenni a carico (per i nuovi nati, il bonus viene erogato a partire dal settimo mese di gravidenza);
- uno o più figli con disabilità a carico, senza limiti di età;
- uno o più figli maggiorenni a carico, fino a 21 anni, a patto che frequentino un corso di formazione scolastica o professionale (oppure l’università), svolgano un tirocinio, abbiano un lavoro con un reddito inferiore a 8.000 € all’anno oppure svolgano il servizio civile, o siano registrati come disoccupati e inoccupati.
Ricorda che, fino ai 24 anni, i tuoi figli sono considerati fiscalmente a carico se il loro reddito annuale non supera i 4.000 € lordi. A partire dai 25 anni, questa soglia passa invece a 2840,51 €.
L’assegno viene erogato a tutte le famiglie, a prescindere dal loro reddito. Tuttavia, l’importo percepito è calcolato in base all’ISEE.
Valore dell’ISEE | Importo assegno unico percepito |
Fino a 17.090,61 € | 199,4 € per ciascun figlio (soglia massima) |
Da 17.090,62 € a 45.574,96 € | L’importo viene calcolato proporzionalmente |
Oltre i 45.574,96 € | 57 € al mese per ciascun figlio (soglia minima) |
Sono comunque previste maggiorazioni per le famiglie con più di 2 figli o con figli affetti da disabilità grave o media, per le madri con meno di 21 anni e per i nuclei familiari orfani di un genitore.
Bonus asilo nido 2024
Per sostenere ulteriormente i neogenitori, con la legge 11 dicembre 2016 il governo ha creato il bonus asilo nido, utilizzabile per pagare le rette di asili pubblici e privati o altre forme di assistenza domiciliare.
L’importo del contributo viene calcolato in base all’ISEE minorenni (ossia un modello ISEE destinato alle prestazioni che riguardano i minori di 18 anni) e prevede tre scaglioni.
Valore ISEE Minorenni | Importo bonus asilo nido |
Fino a 25.000 € | 3.000 € all’anno |
Da 25.001 € a 40.000 € | 2.500 € all’anno |
Oltre 40.001 € | 1.500 € all’anno. |
A partire dal 2024, inoltre, il bonus è stato incrementato per le famiglie che rispettano tutti e tre questi requisiti:
- Hanno un figlio nato a partire dal 1° gennaio 2024;
- hanno un valore ISEE fino ai 40.000 €;
- hanno un altro figlio che ha massimo 10 anni.
In questo caso, il bonus asilo nido erogato sarà pari a 3.600 € all’anno (10 rate da 327,27 € e una rata da 327,30 €).
Il contributo può essere richiesto dai cittadini italiani (oppure con permesso/carta di soggiorno o rifugiati politici) che hanno residenza in Italia e hanno un figlio, da 0 a 3 anni, iscritto a un asilo nido pubblico o privato (oppure affetto da gravi patologie croniche).
Detrazione retta asilo nido
L’importo detraibile non può superare i 632 € all’anno per ogni figlio fiscalmente a carico, e la detrazione è pari al 19% dell’importo speso (o, in altre parole, a circa 120 € all’anno per ciascun figlio).
Per ricevere le detrazioni, devi conservare tutti i documenti che attestino il pagamento della retta dell’asilo nido, come ad esempio:
- ricevute;
- bonifici bancari;
- bollettini postali.
Ma attenzione: con la circolare 7/E/2018, l’INPS ha chiarito che il bonus asilo nido e le detrazioni fiscali non sono cumulabili: in altre parole, se la tua famiglia ha usufruito del bonus, non potrai portare in detrazione i costi sostenuti per l’asilo (e viceversa).
Recupero arretrati assegno nucleo familiare
Dal 2022, l’Assegno unico e universale per i figli a carico ha sostituito i “vecchi” assegni familiari. Quest’ultima agevolazione ora può essere richiesta solo dai nuclei senza figli a carico.
Se hai figli e negli anni precedenti avevi maturato il diritto agli assegni familiari, ma per qualche motivo non li hai percepiti, hai comunque 5 anni di tempo per richiedere (e ricevere) gli arretrati che ti spettano.
Puoi inviare la domanda direttamente online, compilando il modello ANF/DIP SR16.
Conclusione
In questo articolo ti abbiamo presentato diversi bonus disponibili per le giovani famiglie. Sappi, però, che queste sono solo alcune delle numerose agevolazioni (incluse quelle offerte dai governi regionali e locali) a cui i nuclei con figli hanno diritto.
Capiamo che trovare e ricevere i sussidi non sia sempre facile: è per questo che abbiamo creato BonusX, una piattaforma online che analizza la tua situazione patrimoniale e familiare e ti mostra i benefit e le agevolazioni che ti spettano, aiutandoti a richiedere quelle che puoi ricevere.
Ricorda, inoltre, che l’importo di alcuni sostegni (come gli assegni familiari o il bonus asilo nido) viene calcolato sulla base del tuo modello ISEE.
Se non lo presenti – o se lo presenti con errori – potresti ricevere una somma molto inferiore rispetto a quella prevista.
Non sai come fare? Possiamo pensarci noi: se vuoi, prepariamo per te il tuo modello ISEE e ti presentiamo i bonus richiedibili in base al valore ottenuto.
Facile e veloce, senza scartoffie e senza burocrazia.