Quando arriva l’inverno e il freddo inizia a farsi sentire, noi italiani adoriamo riscaldare le nostre case.
Tra termosifoni e stufe a gas, però, le bollette rischiano di diventare estremamente salate – per non parlare poi dell’impatto ambientale degli impianti più vecchi!
Per contenere i costi delle utenze e rendere più ecologiche le abitazioni, nel 2012 il MISE (Ministero dello sviluppo economico) ha introdotto il conto termico, un incentivo rivolto a cittadini e imprese e alla Pubblica Amministrazione.
Il bonus è stato aggiornato nel 2016 con un Decreto Interministeriale apposito, che ha creato il conto termico 2.0 stanziando un budget di 900 milioni di euro all’anno.
Se stai pensando di installare nuovi impianti di riscaldamento o aggiornare quelli che già hai, continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spiegheremo tutto sul conto termico e su come richiedere e ottenere questa agevolazione.
Che cos’è il conto termico 2024 privati?
Il conto termico è un bonus introdotto per rendere più sostenibili uffici e abitazioni. Viene erogato dal GSE, il Gestore dei servizi energetici del Ministero dell’economia e delle finanze.
Per i privati, è concesso a chi rispetta specifici requisiti e installa dispositivi più efficienti per la produzione di calore, che favoriscano le energie rinnovabili.
Nello specifico, gli interventi principali coperti dal bonus includono:
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti che utilizzano pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche (con potenza termica utile nominale fino a 2000 kW);
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (o degli impianti di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali) con generatori di calore alimentati da biomassa (ad esempio stufe, termocamini o caldaie con potenza termica nominale fino a 2000 kW);
- l’installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, ossia di raffrescamento solare (con superficie solare lorda fino a 2500 metri quadrati);
- la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi ibridi a pompa di calore.
Incentivo conto termico 2.0: a quanto ammonta?
Per i privati, il conto termico può coprire fino al 65% delle spese sostenute, a seconda della tipologia di intervento e delle caratteristiche dell’impianto. I costi per la Diagnosi energetica e per l’Attestato di prestazione energetica (APE) sono invece finanziati al 50%.
L’erogazione avviene entro entro i 30 giorni successivi al bimestre in cui ricade la sottoscrizione della scheda-contratto (in altre parole, entro 60-90 giorni dall’attivazione del contratto).
L’importo viene erogato:
- in un’unica soluzione, se il totale non supera i 5.000 €;
- in rate annuali in caso di importi superiori, in base alla durata prevista del periodo di incentivazione.
Il contributo percepito è al netto dei costi di istruttoria, che sono specificati nel contratto e ammontano a circa l’1% del valore totale del bonus, con un limite massimo di 150 €.
Requisiti e modalità di accesso al bonus conto termico
Puoi richiedere il contributo sia se sei il proprietario dell’immobile in cui si realizza l’intervento, sia se vivi in affitto (o comunque risiedi in una casa che non è di tua proprietà).
Tieni però a mente che:
- se l’immobile non è tuo, dovrai ottenere l’autorizzazione dal proprietario;
- per ricevere l’incentivo dovrai dimostrare di essere tu la persona che si fa carico dei costi ed eseguire il pagamento con metodi tracciabili. Le fatture dovranno essere intestate a te, così come il conto corrente da cui viene effettuato il bonifico.
Puoi richiedere il bonus direttamente dall’area clienti del sito del GSE. Per farlo, dovrai fornire alcuni documenti, come ad esempio:
- una descrizione degli interventi effettuati, con fotografie del prima e dopo i lavori;
- i documenti di riconoscimento di chi effettua le spese;
- una dichiarazione di conformità rilasciata dall’impresa esecutrice;
- la documentazione di fine lavori;
- fatture e pagamenti tracciabili con bonifici ordinari.
Tutte le spese per cui richiedi l’incentivo del conto termico 2.0 devono essere pagate tramite bonifico bancario ordinario, ed eseguite esclusivamente dal Soggetto Responsabile al quale fa capo l’istruttoria per l’incentivo.
Nella causale dovrai indicare:
- Un riferimento al Decreto ministeriale del 16 febbraio 2016
- Il codice fiscale del beneficiario
- Il codice fiscale e la Partita IVA dell’azienda incaricata dei lavori.
Inoltre, il totale dei bonifici deve corrispondere esattamente alla spesa fatturata meno l’incentivo ricevuto. Lo stesso criterio si applica alle fatture ricevute.
Una volta effettuati i pagamenti, dovrai recuperare e fornire i CRO, i codici di riferimento della transazione. Questi codici serviranno a confermare che l’ordine di bonifico non è stato revocato e che il pagamento è andato a buon fine.
Conclusione
Il conto termico è un’ottima opportunità per diminuire le bollette del riscaldamento e rendere la tua casa più sostenibile. Se hai già in programma di ammodernare i tuoi impianti, perché non provare a richiederlo per ridurre i costi dell’intero processo?
Ma non finisce qui: il conto termico 2.0 è solo una delle tante agevolazioni per la casa disponibili per i cittadini.
Sappiamo bene che trovarle e richiederle tutte può essere difficile: è per questo che noi di BonusX vogliamo aiutarti a scovare e ricevere gli incentivi che ti spettano, senza stress e senza scartoffie.
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