Cos’è il bonus caregiver 2024?
Il bonus caregiver dei sono dei permessi lege 104 di 3 giorni mensili, retribuiti regolarmente, riservati ai caregiver, ossia coloro che si prendono cura e prestano assistenza ai propri familiari con disabilità accertata (Legge n. 104/1992).
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Chi sono i caregiver?
Per caregiver familiare, o assistente familiare, si intende una persona della famiglia che presta assistenza, diretta ed indiretta, gratuita e quotidiana ad un parente non autosufficiente fisicamente e/o mentalmente.
Il caregiver può essere:
- il coniuge, la parte dell’unione civile convivente o il convivente di fatto;
- il genitore;
- il figlio;
- il parente o affine entro il secondo grado;
- il parente o affine entro il terzo grado solo in caso di determinate circostanze.
Chi è il convivente di fatto?
Per conviventi di fatto si intendono due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile.
Come ottenere il bonus caregiver?
Per poter ottenere i permessi Legge 104 per caregiver, bisogna possedere il verbale di Legge 104.
Prima di tutto, bisogna ottenere il certificato rilasciato dal medico di base a seguito dell’accertamento di disabilità grave, che verrà poi trasmesso telematicamente (dal medico stesso) all’ente INPS.
Una volta ottenuto il numero di protocollo, si potrà inviare la domanda online all’INPS tramite SPID, CIE o CNS.
Ottenuta la richiesta, il richiedente della Legge 104 dovrà effettuare una visita di controllo da una commissione medica dell’ASL che rilascerà il verbale attestante l’handicap grave ai sensi della Legge 104.
I permessi legge 104 possono essere fruiti e richiesti, tramite la domanda di indennità per congedo straordinario, dai familiari della persona con disabilità, secondo questo ordine di priorità, ovvero:
- dal coniuge, la parte dell’unione civile convivente o il convivente di fatto;
- dai genitori biologici o adottivi;
- dai figli;
- dai parenti o affini entro il secondo grado della persona con disabilità;
- dai parenti o affini entro il terzo grado se i genitori o il coniuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i 65 anni di età o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, cioè assenti fisicamente o giuridicamente.
Cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104?
Una volta che si ottiene il verbale di Legge 104, il caregiver avrà diritto alle seguenti agevolazioni:
- 3 giorni al mese di permessi regolarmente retribuiti;
- scelta della sede lavorativa;
- congedo straordinario retribuito per 2 anni, se convivente con il familiare, ai sensi del Decreto legislativo 151/2001, articolo 42;
- rifiuto di trasferimento;
- rifiuto di lavoro notturno;
- agevolazioni fiscali per le spese mediche ed assistenza specifica;
- APE Sociale.
Inoltre, il lavoratore dipendente può assistere più persone con disabilità gravi e usufruire di 3 giorni di permesso, anche continuativi, per ciascuna di loro.
L’APE Sociale per caregiver spetta anche se un altro familiare stia già utilizzando i permessi della Legge 104 per l’assistenza alla stessa persona con disabilità grave.
Cos’è APE sociale?
L’APE sociale è un’indennità a carico dello Stato ed erogata dall’INPS a coloro che si trovano in determinate condizioni previste dalla legge e che abbiano compiuto almeno 63 anni di età, che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
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Benefici del lavoratore con disabilità
Il lavoratore con disabilità può usufruire dei seguenti permessi Legge 104:
- 2 ore di permesso giornaliero;
- 3 giorni di permesso mensile sia continuativi che frazionabili in ore.
Inoltre, la persona con disabilità può scegliere più di un familiare lavoratore per la propria assistenza, i quali potranno usufruire di un congedo straordinario.
Congedo straordinario
Il congedo straordinario, previsto dalla Legge 104, è un periodo di aspettativa retribuita, che viene concesso ai lavoratori dipendenti per l’assistenza del familiare con disabilità grave.
Il congedo è concesso per un periodo massimo di 2 anni, divisibile in periodi minori, anche per singoli giorni, e può essere ottenuto da:
- il coniuge, la persona unita civilmente o il convivente di fatto con la persona con disabilità grave;
- i genitori, anche se adottivi, in caso in cui non vi sia il coniuge convivente o di suo decesso o in presenza di patologie invalidanti dello stesso;
- i figli conviventi, anche se adottivi, in caso di decesso o in presenza di patologie invalidanti dei genitori;
- i fratelli conviventi, in caso di mancanza o di decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi;
- un altro parente o affine entro il terzo grado convivente con la persona con disabilità, nel caso in cui gli altri parenti siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
Il lavoratore dipendente che fruisce del congedo straordinario ha, inoltre, diritto all’accredito dei contributi figurativi ai fini pensionistici e al calcolo della misura della pensione, entro un tetto massimo.
Nel periodo di congedo, invece, non si maturano ferie, TFR e mensilità aggiuntive.
Congedi Straordinari e Permessi Legge 104
Con il messaggio n.4143 del 22 novembre 2023, l’INPS comunica che per assistere una persona con disabilità grave, un caregiver familiare può combinare i congedi straordinari e i permessi previsti dalla Legge 104, ma è necessario utilizzarli in giorni diversi.