- Cosa sono le detrazioni universitarie?
- Quali sono le spese universitarie detraibili dalle tasse?
- Spese universitarie detraibili
- Spese universitarie non detraibili
- Quanto si può detrarre dal 730 per spese universitarie?
- Dove si inseriscono le spese universitarie nel 730?
- Pagamento tracciabile per spese universitarie
- Detrazione spese universitarie figli a carico
- Quali documenti servono per scaricare le tasse universitarie?
- Bonus collegati
Cosa sono le detrazioni universitarie?
Le detrazioni per le spese universitarie sono degli “sconti”, o risparmi, sull’imposta lorda IRPEF applicati nella dichiarazione dei redditi per le spese dei figli a carico.
Nel modello 730 del 2024 è possibile portare in detrazione spese universitarie sostenute nel 2023. La detrazione, pari al 19% delle spese universitarie, è per:
- la frequenza di corsi in università statali;
- corsi di perfezionamento o specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici.
Se, invece, l’università non è statale, la detrazione è limitata all’importo stabilito ogni anno per ciascuna facoltà universitaria dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Cos’è l’IRPEF?
L’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) è la principale imposta italiana e riguarda le persone fisiche e, in alcuni casi, le società (versata attraverso i soci).
Chi risiede in Italia paga l’imposta sui redditi prodotti in patria o all’estero, mentre i non residenti pagano per i redditi prodotti nel territorio italiano.
Quali sono le spese universitarie detraibili dalle tasse?
La detrazione nel modello 730 spetta per le seguenti spese sostenute per la frequenza di:
- corsi di istruzione universitaria;
- corsi universitari di specializzazione, inclusi quelli in psicoterapia post universitaria, se accreditati presso il MIUR;
- corsi di perfezionamento presso l’università;
- Master universitari, anche se erogati da consorzi con partecipazione non di maggioranza di un’università statale;
- corsi di dottorato di ricerca;
- Istituti Tecnici Superiori (ITS), equiparati alle spese universitarie;
- nuovi corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati;
- corsi statali di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale, come i conservatori, istituti superiori di studi musicali, accademie di belle arti statali, accademia nazionale d’arte drammatica, accademia nazionale di danza, istituti superiori per le industrie artistiche (AFAM).
Come può aiutarmi BonusX?
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Spese universitarie detraibili
La detrazione spetta per le seguenti spese universitarie sostenute per:
- partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea, se previsti dalla facoltà;
- tasse di immatricolazione ed iscrizione, incluse quelle per gli studenti fuori corso;
- soprattasse per esami di profitto e laurea;
- spese per la “ricognizione”, un diritto fisso da corrispondere per ogni anno accademico da coloro che non abbiano rinnovato l’iscrizione per almeno due anni consecutivi;
- Frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) per la formazione iniziale dei docenti presso le facoltà universitarie o le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM);
- frequenza di corsi di formazione universitari o accademici per il conseguimento dei CFU/CFA per l’accesso al ruolo di docente.
Spese universitarie non detraibili
La detrazione non spetta, invece, per:
- contributi pagati all’università pubblica per il riconoscimento della laurea ottenuta all’estero, poiché questa spesa non rientra nel concetto di “spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria”;
- spese per:
- acquisto di libri scolastici;
- strumenti musicali;
- materiale di cancelleria;
- viaggi ferroviari, vitto e alloggio necessari per la frequenza scolastica;
- frequentare una scuola professionale privata di danza all’estero ed eventuali spese sostenute per l’alloggio;
- somme pagate a un’associazione riconosciuta dal MIUR per supporto tecnico-logistico per l’ottenimento di crediti formativi necessari per concorsi pubblici per docenti di scuole secondarie.
Quanto si può detrarre dal 730 per spese universitarie?
La detrazione fiscale del 19% si applica interamente alle spese universitarie se l’università è statale.
Se, invece, l’università non è statale, la detrazione è limitata, come detto precedentemente.
I limiti per la detrazione delle spese universitarie dipendono dall’area geografica in cui si trova l’università e dall’area disciplinare del corso di studio.
Area disciplinare | Nord | Centro | Sud e Isole |
Medica | 3.900 € | 3.100 € | 2.900 € |
Sanitaria | 3.900 € | 2.900 € | 2.700 € |
Scientifico-Tecnologica | 3.700 € | 2.900 € | 2.600 € |
Umanistico-Sociale | 3.200 € | 2.800 € | 2.500 € |
Per le spese sostenute per la frequenza di corsi post-laurea, l’importo massimo che dà diritto alla detrazione è indicato nella seguente tabella:
Spesa massima detraibile | Nord | Centro | Sud e Isole |
Corsi di dottorato, di specializzazione, master universitari di primo e secondo livello | 3.900 € | 3.100 € | 2.900 € |
Rientrano nella zona geografica:
- Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Emilia Romagna;
- Centro: Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio;
- Sud e Isole: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Dove si inseriscono le spese universitarie nel 730?
Le spese universitarie si inseriscono nei righi da E8 a E10 del modello 730, utilizzando il codice 13, compilando le informazioni relative alle spese universitarie nella dichiarazione dei redditi.
Pagamento tracciabile per spese universitarie
A partire dal 2020, la detrazione fiscale per le spese universitarie è pienamente concessa ai contribuenti con un reddito complessivo fino a 120.000 €.
Se il reddito supera questo limite, la detrazione diminuisce gradualmente fino a azzerarsi quando il reddito complessivo raggiunge i 240.000 €.
Per poter detrarre le spese universitarie, è necessario che queste siano sostenute tramite versamenti bancari, postali o altri sistemi di pagamento tracciabili.
Il contribuente deve dimostrare l’utilizzo di tali sistemi tramite documentazione come:
- ricevute di carta di debito o di credito;
- estratti conto bancari;
- copie di bollettini postali o MAV;
- ricevute di pagamenti con PagoPA.
Il pagamento dei rimborsi, poi, avviene con accredito sul conto corrente bancario o postale comunicato dal beneficiario.
Detrazione spese universitarie figli a carico
Le spese per corsi universitari sostenute per familiari, come ad esempio i figli, sono detraibili. Affinché la detrazione sia consentita, è necessario che il familiare sia fiscalmente a carico. Un figlio è considerato a carico se nel periodo d’imposta non ha percepito redditi superiori a una determinata soglia:
- 4.000 € se ha meno di 24 anni;
- 2.840,52 € se ha più di 24 anni.
Quali documenti servono per scaricare le tasse universitarie?
I documenti richiesti per la detrazione delle spese universitarie sono:
- per le spese per Università statali o non statali: ricevute di pagamento del 2023. Altrimenti:
- documenti di pagamento tracciabili come fatture o ricevute fiscali;
- ricevuta bancaria/postale, ricevuta della carta di debito/credito, estratto conto, copia bollettino/Mav o pagamenti con PagoPA;
- per le spese per corsi di specializzazione in psicoterapia: ricevute di pagamento del 2023. Altrimenti:
- documenti di pagamento tracciabili come fatture o ricevute fiscali;
- ricevuta bancaria/postale, ricevuta della carta di debito/credito, estratto conto, copia bollettino/Mav o pagamenti con PagoPA;
- attestazione della scuola da cui risulti l’accreditamento presso il MIUR.