La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una indennità mensile di disoccupazione, istituita con il D.lgs. n. 22/2015. La sua funzione è quella di fornire una tutela di sostegno al reddito ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente il lavoro a partire dal 1° maggio 2015.
Sono inclusi:
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Non possono, invece, accedere all’assicurazione sociale per l’impiego:
- dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
- lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- i lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non scelgano la NASpI.
Il termine involontariamente ci indica le tipologie di cessazione del rapporto di lavoro subordinato coperte da questa assicurazione sociale, e cioè:
- scadenza naturale del contratto;
- licenziamento;
- dimissioni per giusta causa.
Cosa si intende con giusta causa?
Sono giusta causa di dimissione, tra le altre: il ritardato pagamento della retribuzione, l’omesso versamento dei contributi, le molestie sessuali, il mobbing e il trasferimento di lavoro immotivato.
Quali sono i requisiti?
Per richiedere la prestazione, c’è bisogno che ci siano contemporaneamente tre requisiti:
- disoccupazione: perdita involontaria del contratto di lavoro;
- stato contributivo: bisogna aver versato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti;
- stato retributivo: bisogna aver effettuato almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Aggiornamento Requisiti 2021
Nel periodo dal 23 marzo 2021 al 31 dicembre 2021, il sussidio di disoccupazione verrà riconosciuto anche a coloro che non hanno almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti all’inizio della disoccupazione.
Come fare domanda?
È possibile avviare la domanda di NASpI, anche chiamata domanda di disoccupazione, attraverso la nostra piattaforma. Uno dei nostri Patronati o CAF (Centri di Assistenza Fiscale) partner gestirà i moduli di richiesta, ti aiuterà e guiderà per tutto il processo. Al termine, sarà possibile ricevere il documento attestante l’inoltro della pratica all’INPS tramite e-mail in formato PDF. Vantaggi:
- hai alta priorità;
- eviti file allo sportello;
- puoi gestire tutto online;
- in meno di 24 ore (nei giorni lavorativi).
Sospesione della disoccupazione
Il verificarsi di alcuni eventi può causare la sospensione dell’indennità di disoccupazione. Nel caso in cui questi avvengano, devono essere tempestivamente comunicati all’INPS attraverso l’apposito modello NASpI-com, dove con la sigla –com si intende “comunicazioni”.
Gli eventi di questo tipo che ricorrono più spesso sono:
- nuova assunzione;
- lavoro intermittente o lavoro a chiamata (ma qualora il lavoratore ritenesse di non superare il limite di 8.000 euro nell’anno, può mantenere la prestazione);
- avvio di una nuova attività lavorativa in forma autonoma. In tal caso, verrà corrisposto in un’unica soluzione l’intero ammontare che era stato calcolato inizialmente (NASpI anticipata).
Calcolo e durata
La prestazione è corrisposta mensilmente e viene misurata in base alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni.
In dettaglio, per calcolare il corretto valore corrisposto, bisogna sommare tutte le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali ricevute negli ultimi 4 anni e dividere il risultato per il numero di settimane di contribuzione – in questo modo, si calcola la retribuzione media su base settimanale. Infine, bisogna moltiplicare questo risultato per il coefficiente 4,33 per poter avere la retribuzione media su base mensile.
- Se il risultato finale è pari o inferiore al minimale mensile fissato dall’INPS – 1.227,55 € per il 2020 e confermato nel 2021 – l’indennità mensile è pari al 75% del risultato calcolato;
- Se il risultato finale è maggiore del minimale, l’importo finale corrisponderà al 75% del valore minimale più il 25% della differenza tra il risultato finale ed il minimale.
In ogni caso, l’importo NASpI, per il 2020, non può superare il massimo mensile di 1.335,40 euro (invece, per l’importo massimo del 2021 l’INPS deve ancora comunicarlo ufficialmente).
Inoltre, l’importo mensile si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal 91° giorno (primo giorno del quarto mese) di fruizione.
Esempi:
- Se il risultato finale è uguale a 1.200 €, la mia indennità sarà pari al 75% di 1.200 €, cioè 900 €;
- Se il risultato finale calcolato è uguale a 1.500 €, la mia indennità sarà pari al 75% di 1.227,55 € (minimale fissato dall’INPS per il 2020) più il 25% di 272,45 € (la differenza tra 1.500 e 1.227,55 €). Quindi, riceverò la somma totale di 988,77 €.
Nota bene: l’INPS cede una piccola quota mensile della tua NASpI all’associazione sindacale del CAF o Patronato che ha gestito la tua domanda di disoccupazione. Questa trattenuta sindacale corrisponde al 3%, secondo gli accordi fissati dalla convenzione INPS. Ad esempio, se percepisci un’indennità di disoccupazione di 100 euro mensili, l’INPS cederà 3 euro al sindacato (che poi diminuiranno a partire dal terzo mese).
L’assicurazione viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni.
Decorrenza
L’indennità di disoccupazione NASpI spetta a partire da:
- l’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
- il giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno successivo alla cessazione, ma entro i termini di legge di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro;
- l’ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
- il giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno ma entro i termini di legge di 68 giorni;
- il trentottesimo giorno successivo al licenziamento per giusta causa, se la domanda viene presentata entro il trentottesimo giorno;
- il giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata oltre il trentottesimo giorno successivo al licenziamento, ma entro i termini di legge di 68 giorni.
NASpI anticipata
L’anticipo NASpI permette di ottenere l’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione.
Infatti, i lavoratori involontariamente licenziati (dal 1° Maggio 2015) ed i beneficiari di NASpI possono richiedere il pagamento dell’indennità in un’unica soluzione se hanno avviato un’attività lavorativa autonoma e professionale, in particolare:
- avvio di un’attività professionale esercitata da liberi professionisti, anche iscritti a specifiche casse, in quanto attività di lavoro autonomo;
- avvio di un’impresa individuale commerciale, artigiana, agricola;
- sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa;
- sviluppo di un’attività autonoma, a tempo pieno, iniziata già da quando il lavoratore era dipendente e la cui cessazione del suo lavoro subordinato ha dato vita alla NASpI.
- costituzione di una società unipersonale (S.R.L., S.p.A. o S.R.L.s.) in cui è presente un unico socio;
- ingresso o costituzione in società di persone (S.n.c. o S.a.s) in quanto il reddito derivante dall’attività svolta dal socio nell’ambito della società è stato fiscalmente qualificato reddito di impresa;
- ingresso o costituzione in società di capitali (S.r.L) per la stessa considerazione sulla natura del reddito che deriva dall’attività in ambito societario, sempre qualificato fiscalmente reddito di impresa.
Per maggiori dettagli sulla NASpI anticipata, leggi il nostro articolo!
NASpI COM
Il modello NASpI COM, indicato spesso come modulo S161, è una comunicazione che i beneficiari dell’assegno di disoccupazione devono fare all’INPS per indicare qualsiasi variazione nei propri dati essenziali che possa influenzare il pagamento dell’indennità.
Se la NASpI sta per terminare, bisogna comunicare all’INPS (attraverso il modello NASpI COM) che continua ad esserci lo stato di disoccupazione. Questa comunicazione va fatta entro 30 giorni dalla scadenza, altrimenti si rischia che l’ultimo mese di NASpI non venga pagato. Ad esempio, se l’indennità termina il 15 aprile, bisogna dare comunicazione entro il 15 marzo.