Nell’estate 2024, più di 250.000 persone hanno svolto un lavoro stagionale. Ma di che si tratta? In sostanza, è un impiego legato a uno specifico periodo dell’anno (oppure a picchi di domanda), soprattutto in settori come turismo, agricoltura o commercio. Il lavoro stagionale è regolato dal Decreto del Presidente della Repubblica 1525/1963.
E come funziona questo contratto? Semplice: di solito gli stagionali vengono assunti con contratti a tempo determinato specifici, che non includono alcune limitazioni (come il limite massimo di 24 mesi o l’obbligo di indicare una causale).
Da un lato, il lavoro stagionale offre flessibilità e guadagni extra in alcuni periodi dell’anno: la soluzione ideale per chi cerca un’occupazione temporanea.
Dall’altro, però, porta a una mancanza di stabilità sul lungo termine: nella maggior parte dei casi, dopo la stagione il contratto scade e non viene rinnovato. Alla fine, insomma, il lavoratore si trova a tutti gli effetti disoccupato!
Ma ci sono buone notizie: come supporto economico nei periodi di inattività, gli stagionali che rispettano alcuni requisiti possono richiedere e ricevere la NASpI, l’indennità di disoccupazione introdotta nel 2015 dal governo Renzi.
Se anche tu hai svolto un lavoro stagionale e ti stai domandando se hai diritto a questo beneficio, continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sulla NASpI per gli stagionali e su come richiederla all’INPS.
Cos’è la NASPI stagionale?
Come ogni nostra guida, partiamo dalle basi: che cos’è la disoccupazione stagionale?
Ti rispondiamo subito: la NASpI stagionale è la “semplice” NASpI, cioè l’indennità di disoccupazione per chi perde il lavoro. Si tratta di un aiuto economico che ti sostiene quando finisce il contratto e resti disoccupato o disoccupata.
Quindi, se la stagione è finita e rispetti i requisiti, puoi chiederla come qualsiasi altro lavoratore!
NASpI stagionale: come funziona la disoccupazione? Regole e requisiti
E allora, come funziona la disoccupazione per i lavoratori stagionali?
Come ti abbiamo anticipato, non ci sono regole speciali per questa categoria: tutti gli stagionali possono richiederla se soddisfano i requisiti standard per la NASpI.
Requisiti NASpI stagionale 2025
Nello specifico, i criteri da rispettare sono due:
- devi essere in una situazione di disoccupazione involontaria, cioè trovarti senza lavoro per una decisione non tua. Questa regola prevede alcune eccezioni in caso di dimissioni, e si applica anche agli stagionali a cui è scaduto il contratto a tempo determinato;
- devi avere almeno 13 settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni, che possono includere:
- quelli versati dal datore di lavoro;
- quelli figurativi per la maternità obbligatoria;
- i periodi di lavoro all’estero in paesi comunitari o convenzionati in cui è possibile la totalizzazione (cioè l’unione) dei contributi;
- i periodi di lavoro in un altro Paese UE, in caso di lavoro frontaliero o transfrontaliero;
- i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli otto anni (per massimo cinque giorni lavorativi nell’anno solare).
E attenzione: da quest’anno c’è una nuova regola! Nei 12 mesi prima della fine del tuo contratto stagionale hai presentato le dimissioni o hai risolto consensualmente un contratto a tempo indeterminato? In questo caso puoi avere la NASpI stagionale solo se, dopo le dimissioni, hai maturato almeno altre 13 settimane di contributi.
Questa regola non vale se ti licenzi per giusta causa, se dai le dimissioni durante la maternità o in caso di risoluzioni consensuali in sede protetta.
Importo NASpI stagionale 2025
Arriviamo adesso alla domanda più importante di tutte: quanto ricevi se richiedi la NASpI stagionale?
Iniziamo specificando l’importo massimo possibile: per il 2025, l’INPS ha fissato questa cifra a 1.562,82 € al mese.
Ovviamente, sappiamo che vorresti capire esattamente quanto riceverai tu. Proviamo a vederlo insieme.
Se vuoi capire quanto ti spetta davvero, devi partire dalla tua retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni. Per calcolarla, ti basta seguire questa formula:
(Totale che hai ricevuto negli ultimi quattro anni / settimane di contributi versati) × 4,33
Una volta che hai il risultato:
- Se è più basso di 1.436,61 € (che è una soglia fissata dall’INPS per il 2025), la tua NASpI sarà pari al 75% di quel valore;
- e se invece è più alto? Allora devi usare quest’altra formula: il 75% della soglia INPS per l’anno in corso + il 25% della differenza tra la tua retribuzione e la soglia INPS.
In ogni caso, ricorda la cifra magica: l’importo mensile non potrà mai superare il massimale 2025 di 1.562,82 €.
Quanto dura la disoccupazione per gli stagionali?
Ma quindi, per quanto tempo puoi ricevere la NASpI?
Devi sapere che, fino al 2023, chi lavorava solo in alcune stagioni poteva ricevere la disoccupazione per un mese in più rispetto agli altri. Ma da gennaio 2024 questa regola è sparita: oggi la durata è uguale per tutti, stagionali compresi.
Insomma: quanto dura la NASpI? La risposta: dipende da quanti contributi hai versato! Dura la metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni.
Facciamo un esempio: se hai lavorato per 16 settimane, potrai ricevere la NASpI per massimo 8 settimane.
Questa è un’indicazione semplice, ma non proprio vantaggiosa per chi lavora solo qualche mese all’anno. Chi ha impieghi stagionali, infatti, rischia di ricevere la disoccupazione per un periodo molto breve.
Che succede se trovo un nuovo lavoro mentre ho la NASpI?
Mettiamo il caso che, mentre prendi la disoccupazione, ti venga offerto un altro lavoro. Che succede in questo caso? La risposta breve è che ci sono due possibilità, che dipendono dalla durata del nuovo contratto.
NASpI con nuovo contratto che dura meno di 6 mesi
In questo caso, la NASpI non viene cancellata, ma solo sospesa. Significa che non riceverai l’indennità durante il periodo in cui lavori, ma potrai ricominciare a prenderla alla fine del nuovo contratto, se sarai di nuovo disoccupato o disoccupata e rispetterai i requisiti.
La sospensione è automatica, ma è importante comunicare subito all’INPS l’inizio del nuovo lavoro: se non lo fai, potresti ricevere dei pagamenti non dovuti, che poi dovrai restituire!
NASpI con contratto che dura più di 6 mesi
Qui le cose cambiano! Se il nuovo lavoro dura più di 6 mesi, perdi definitivamente il diritto alla NASpI, anche se il contratto è a tempo determinato.
Questo significa che non potrai più riprendere i pagamenti interrotti. Se in futuro ne avrai ancora bisogno, dovrai fare una nuova domanda e rispettare i requisiti aggiornati.
In ogni caso, ti conviene valutare bene la situazione e segnalare sempre all’INPS ogni cambiamento (utilizzando il modulo S161): anche un piccolo contratto può avere effetto sulla tua disoccupazione!
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Per iniziare ti basta iscriverti e caricare questi documenti:
- il tuo documento di riconoscimento;
- una prova della fine del rapporto di lavoro (come la lettera di licenziamento, il contratto scaduto, il modello UniLav o il verbale di conciliazione);
- se serve, anche il permesso di soggiorno e un indirizzo di residenza.
Non dovrai fare altro: saremo noi a inviare la domanda all’INPS, e ti avviseremo appena ci sarà una risposta. E il prezzo? Zero! BonusX è senza stress, senza scartoffie, senza costi.
