
Diventare mamma è un momento molto importante nella vita di una donna. Quando si lavora, però, gestire i doveri familiari e professionali può rivelarsi complicato.
Fortunatamente, nel nostro Paese esiste il congedo di maternità, un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro previsto per alcune categorie di neomamme. Sì, hai letto bene: obbligatoria! La maternità, infatti, è un diritto inalienabile per ogni mamma lavoratrice, declinato in maniera diversa in base alla situazione specifica di ciascuna.
Chiarito questo, rimangono altri dubbi: quanto dura il periodo di maternità? Quando inizia e quando finisce? E, soprattutto, quanto si riceve durante la maternità obbligatoria?
Non temere: noi siamo qui per rispondere a ogni domanda. Continua a leggere e scoprirai tutto quello che devi sapere sul congedo di maternità obbligatorio.
- Cos’è la maternità obbligatoria?
- Chi può richiedere la maternità obbligatoria?
- Requisiti maternità obbligatoria 2025
- Quanto dura la maternità obbligatoria?
- Importi maternità obbligatoria 2025
- Come viene pagata la maternità obbligatoria
- Quando inviare la domanda di maternità?
- Richiedere la maternità obbligatoria online con BonusX
Cos’è la maternità obbligatoria?
Partiamo dalle basi: la maternità obbligatoria, o congedo di maternità, è il periodo in cui una donna non lavora durante la gravidanza e subito dopo il parto. Nel corso di questi mesi riceve un’indennità di maternità che sostituisce il suo normale stipendio.
Il congedo è garantito anche in caso di adozione o affido di minori.
Attenzione a non confondere la maternità obbligatoria con il congedo parentale facoltativo: la prima, come suggerisce il nome, è obbligatoria e legata al periodo subito prima e subito dopo il parto; il secondo, invece, può essere richiesto solo se lo vuoi, e fino a quando il bambino non compie 12 anni.
Chi può richiedere la maternità obbligatoria?
Ma quindi, quali lavoratrici possono richiedere la maternità obbligatoria?
Rispondiamo subito. Puoi ottenere la maternità obbligatoria se sei:
- una lavoratrice dipendente (o assicurata ex IPSEMA, l’Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo), con copertura INPS per la maternità;
- apprendista, operaia, impiegata o dirigente con un contratto di lavoro attivo all’inizio del congedo;
- disoccupata o sospesa dal lavoro, ma solo se la maternità inizia entro 60 giorni dall’ultimo giorno lavorato (se hai diritto a NASpI, mobilità o cassa integrazione, questa condizione non si applica);
- un’ex lavoratrice con lavori esclusi dalla NASpI, ma solo se hai iniziato il congedo entro 180 giorni dall’ultimo giorno di lavoro e hai versato 26 contributi settimanali all’INPS nei due anni precedenti;
- una lavoratrice agricola a tempo determinato o indeterminato, qualificata come bracciante per almeno 51 giornate di lavoro agricolo nell’anno di inizio del congedo;
- una lavoratrice nei servizi domestici e familiari (es. colf, badanti), con 26 contributi settimanali nell’anno precedente o 52 nei due anni prima dell’inizio del congedo;
- una lavoratrice a domicilio;
- una lavoratrice socialmente utile o di pubblica utilità;
In altre situazioni, invece, la maternità non è obbligatoria e non comporta l’astensione dal lavoro, ma può comunque essere richiesta all’INPS (se si è in regola con il pagamento dei contributi). Questo vale per:
- le lavoratrici autonome o parasubordinate (es. co.co.co), iscritte alla Gestione Separata INPS e non pensionate;
- le lavoratrici autonome iscritte alle Gestioni autonome INPS (es. Gestione Artigiani e Commercianti);
- le libere professioniste iscritte a enti di previdenza diversi dall’INPS;
- le lavoratrici dipendenti in amministrazioni pubbliche.
Requisiti maternità obbligatoria 2025
Per presentare la domanda di maternità obbligatoria all’INPS per il 2025, devi rientrare in una delle categorie che ti abbiamo presentato e soddisfare almeno uno di questi requisiti:
- essere in stato di gravidanza;
- avere adottato un minore, sia a livello nazionale che internazionale, con sentenza definitiva;
- avere un affido preadottivo nazionale ordinato da un giudice o un affido preadottivo internazionale.
La maternità obbligatoria ti spetta anche in caso di interruzione di gravidanza o se il bambino viene a mancare.
Quanto dura la maternità obbligatoria?
Ma quindi, per quanto tempo si può andare in maternità obbligatoria? Rispondiamo subito: solitamente per cinque mesi.
Il periodo di astensione per la mamma, infatti, inizia due mesi prima della data prevista del parto, ma può essere adattato.
Dopo il parto, il congedo può durare:
- tre mesi, in aggiunta ai due di cui hai usufruito prima del parto;
- tre mesi più i giorni non goduti, se partorisci prematuramente (e quindi non usufruisci a pieno dei due mesi iniziali previsti);
- cinque mesi, se inizi l’astensione solo dopo il parto, quindi lavori fino alla fine della gravidanza. Ma attenzione: questo è possibile solo se il medico del Servizio Sanitario Nazionale o un medico convenzionato, insieme al medico per la salute nei luoghi di lavoro, confermano che continuare a lavorare non nuoce alla salute tua e del minore (il tutto entro il settimo mese di gravidanza).
Inoltre, se svolgi un lavoro giudicato incompatibile con il periodo post-parto, il congedo potrebbe essere prorogato (su decisione della Direzione territoriale del lavoro).
E se hai un parto gemellare? Nessuna differenza: la durata del periodo di astensione rimane invariata!
Importi maternità obbligatoria 2025
Passiamo adesso alla domanda più importante: quanto si percepisce con la maternità obbligatoria?
La risposta è semplice: il congedo di maternità è pari all’80% della retribuzione giornaliera nell’ultimo mese di lavoro.
Sarà l’INPS a calcolare l’importo che ti spetta dopo che avrai presentato tutti i documenti necessari.
Facciamo un esempio pratico: se il 1° marzo inizi la maternità obbligatoria e a febbraio guadagnavi 100 € al giorno, la tua indennità di maternità sarà di 80 € al giorno.
Come viene pagata la maternità obbligatoria
Ma come ricevi l’importo a cui hai diritto per la maternità obbligatoria?
Il pagamento dell’indennità può avvenire principalmente in due modi:
- Anticipato dal datore di lavoro in busta paga (in pratica, il datore ti paga l’indennità e poi richiede il rimborso all’INPS);
- direttamente dall’INPS, tramite bonifico postale o accredito su un conto corrente bancario o postale.
Riceverai l’indennità direttamente dall’INPS se sei:
- lavoratrice stagionale,
- operaia agricola (se sei a tempo indeterminato la ricevi anticipata dal datore di lavoro);
- lavoratrice dello spettacolo saltuaria o a termine;
- lavoratrice addetta ai servizi domestici e familiari, come colf e badanti;
- lavoratrice disoccupata o sospesa;
- lavoratrice assicurata ex IPSEMA, dipendente di un datore di lavoro che non utilizza il metodo del conguaglio;
- lavoratrice autonoma o parasubordinata (es. co.co.co.).
- Ricorda che in quest’ultimo caso non parliamo di maternità obbligatoria, ma di indennità facoltativa.
Inoltre, se hai soggiornato all’estero, puoi ricevere il rimborso del congedo di maternità solo se presenti un provvedimento di adozione o affidamento valido in Italia.
Quando inviare la domanda di maternità?
Per richiedere la maternità obbligatoria INPS per il 2025, devi inviare la domanda online prima della fine del settimo mese di gravidanza, quindi entro due mesi dalla data prevista del parto.
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Richiedere la maternità obbligatoria online con BonusX
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