
Ricordi il Reddito di Cittadinanza? Era un sussidio che il governo aveva introdotto nel 2019 per i cittadini senza lavoro o con un reddito inferiore a una certa soglia.
A partire dal 1° gennaio 2024, questa misura è stata abolita e sostituita dall’Assegno di Inclusione, previsto dall’articolo 11 del decreto-legge 4 maggio 2023.
L’obiettivo del bonus rimane lo stesso: aiutare le famiglie e le persone in difficoltà economiche e fare in modo che possano reinserirsi nel mondo del lavoro. I requisiti, gli importi e la durata, tuttavia, sono stati modificati radicalmente.
Se vuoi saperne di più sull’Assegno di Inclusione, continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti diamo tutte le informazioni più importanti per richiederlo.
- Che cos’è l’Assegno di Inclusione?
- A chi spetta l’Assegno di Inclusione nel 2025? Tutti i requisiti
- Importo Assegno di Inclusione 2025: quanto si riceve ogni mese?
- Le condizioni per ricevere l’Assegno di Inclusione: tutti gli obblighi
- Quanto dura l’Assegno di Inclusione?
- Come richiedere l’Assegno di Inclusione
Che cos’è l’Assegno di Inclusione?
Partiamo dall’inizio: come ti abbiamo anticipato, l’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno destinata ad alcune categorie di cittadini in difficoltà economica. Prevede il pagamento di un importo mensile variabile in base della situazione familiare e reddituale.
Inoltre, la persona che lo riceve potrebbe avere l’obbligo di partecipare a percorsi di inclusione lavorativa e sociale.
A chi spetta l’Assegno di Inclusione nel 2025? Tutti i requisiti
Chiarito questo, proviamo a rispondere alla domanda più importante: chi può ricevere l’ADI?
In generale, hai diritto all’assegno se nella tua famiglia c’è:
- una persona con disabilità;
- un minorenne;
- qualcuno che ha 60 anni o più;
- una persona seguita dai servizi sociali per motivi di cura e assistenza.
Ma non basta! Per ottenere il beneficio devi anche soddisfare alcuni requisiti di cittadinanza e residenza:
- devi avere la cittadinanza italiana o di un altro paese dell’Unione Europea, oppure avere un permesso di soggiorno di lungo periodo;
- devi vivere in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.
Poi ci sono le condizioni economiche:
- il tuo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) deve essere inferiore a 10.140 €;
- il patrimonio immobiliare (esclusa la casa in cui vivi, fino a 150.000 €) non deve superare i 30.000 €;
- il patrimonio mobiliare (ossia soldi in banca, investimenti e simili) non deve superare i 6.000 €. Ma attenzione: questa soglia può aumentare in base al numero di familiari e se nel nucleo ci sono persone con disabilità;
- il reddito familiare deve essere inferiore a 6.500 € annui (oppure 8.190 € per i nuclei composti solo da over 67 oppure da una persona con disabilità grave e uno o più over 67). Se vivi in affitto, la soglia di reddito è pari a 10.140 € indipendentemente dai componenti del nucleo familiare. Attenzione anche qui: queste soglie (6.500 €, 8.190 € o 10.140 €) vanno moltiplicate per un coefficiente che varia in base al numero di persone nel nucleo.
E non è finita! Ci sono anche alcune restrizioni di cui tenere conto. Non puoi ottenere l’assegno se:
- hai ricevuto una condanna per determinati reati negli ultimi 10 anni, oppure devi rispettare delle misure cautelari;
- hai auto di grossa cilindrata (oltre 1.600 cc) o moto sopra i 250 cc immatricolate negli ultimi 3 anni (a meno che non siano veicoli agevolati per persone con disabilità);
- tu o qualcuno nella tua famiglia ha navi, imbarcazioni da diporto o aeromobili;
- hai lasciato il lavoro nell’ultimo anno (tranne se per giusta causa). Quest’ultimo requisito vale anche per tutta la tua famiglia.
Importo Assegno di Inclusione 2025: quanto si riceve ogni mese?
In generale, l’importo dell’Assegno di Inclusione dipende dalla composizione della famiglia e dal reddito, partendo da un minimo di 480 € al mese.
- Se il nucleo è composto solo da over 67 oppure da persone con disabilità grave e over 67, l’importo massimo sale a 8.190 € all’anno (682,5 € al mese), da moltiplicare per la scala di equivalenza in base al numero di membri.
- Se paghi un affitto, puoi anche ricevere un aiuto aggiuntivo:
- fino a 3.640 € all’anno in più (303,33 € al mese) se nel nucleo c’è un minorenne, un over 60, una persona con disabilità oppure qualcuno seguito dai servizi sociali;
- fino a 1.950 € all’anno (162,5 € al mese) se la famiglia è composta solo da over 67, oppure da persone con disabilità grave e over 67. In questo caso, l’aumento è più basso perché questa categoria percepisce già un importo minimo più alto (e cioè, come abbiamo detto prima, 8.190 € all’anno).
La somma viene caricata ogni mese sulla Carta di Inclusione, che puoi utilizzare per fare acquisti in negozi e supermercati e per prelevare in contanti, ma solo fino a 100 € al mese per persona. Se sei in affitto, puoi usarla anche per fare un bonifico al proprietario di casa.
Le condizioni per ricevere l’Assegno di Inclusione: tutti gli obblighi
Le cose da sapere non sono finite: se ricevi l’Assegno di Inclusione, devi rispettare alcune regole per continuare a percepirlo.
- Se hai tra i 18 e i 29 anni e non hai finito la scuola, devi frequentare corsi per completare l’obbligo scolastico;
- potresti anche dover partecipare a percorsi di formazione o attivazione lavorativa, ma dipende dalla tua situazione. Capiamo insieme gli scenari possibili:
- hai l’obbligo di attivarti per lavoro o percorsi sociali se sei maggiorenne, hai figli a carico, non lavori, non studi e non hai impegni di cura;
- puoi scegliere se attivarti (adesione volontaria) se hai 60 anni o più, hai una disabilità oppure partecipi a percorsi di protezione per la violenza di genere;
- puoi accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) se hai tra i 18 e i 59 anni, non hai figli a carico e non rientri nella scala di equivalenza (quindi non benefici direttamente dell’Assegno di Inclusione);
- hai l’obbligo di attivarti solo per percorsi sociali (mentre il lavoro è facoltativo) se sei maggiorenne ma escluso dagli obblighi lavorativi (per motivi come carichi di cura, malattie oncologiche, pensione diretta o altri fattori che ti rendono non attivabile);
Se rientri in una delle categorie con obbligo di attivazione, dovrai seguire le indicazioni dei servizi sociali e dei Centri per l’Impiego per continuare a ricevere l’assegno.
In più, se vieni considerato idoneo al lavoro, ogni 90 giorni dovrai presentarti al Centro per l’Impiego o presso un servizio accreditato per aggiornare la tua posizione. Questo passaggio è molto importante: se non ti presenti alle convocazioni senza un motivo valido, o se rifiuti di firmare il patto di servizio personalizzato, perderai il diritto all’assegno!
Quest’ultimo obbligo però non vale se:
- hai più di 60 anni o percepisci una pensione;
- hai una disabilità;
- ti prendi cura di familiari con gravi necessità (bambini piccoli, persone con disabilità, anziani non autosufficienti);
- stai completando percorsi di protezione contro la violenza di genere.
Un ultimo dettaglio: se ricevi l’ADI, potresti dover partecipare a progetti di utilità pubblica nel tuo comune. In questo caso, hai l’obbligo di accettare questa richiesta, tranne se:
- hai più di 60 anni oppure hai una disabilità;
- hai un lavoro o stai frequentando un corso di studi;
- percepisci una pensione diretta;
- hai una malattia oncologica;
- hai carichi di cura importanti, come bambini sotto i 3 anni, almeno 3 figli minori o familiari con disabilità grave.
Quanto dura l’Assegno di Inclusione?
A questo punto dovrebbe essere tutto chiaro – ma se non lo è, ricapitoliamo: l’ADI è un sostegno economico per famiglie in difficoltà con almeno un minorenne, un over 60 oppure una persona con disabilità o seguita dai servizi sociali. Concretamente, prevede importi fino a 8.190 € all’anno più un contributo per l’affitto (se applicabile).
Ma per quanto tempo si può ricevere l’Assegno di Inclusione? La risposta è semplice: hai diritto all’ADI per un massimo di 18 mesi, cioè un anno e mezzo. Ovviamente, per continuare a ottenerlo devi sempre rispettare i requisiti e gli obblighi che ti abbiamo illustrato.
Dopo questo periodo, c’è una pausa obbligatoria di un mese. Dopodiché, se ci sono ancora le condizioni, puoi rinnovarlo per altri 12 mesi.
Come richiedere l’Assegno di Inclusione
Se hai diritto all’ADI, abbiamo buone notizie per te: puoi richiedere l’Assegno di Inclusione direttamente online, senza stress e senza file al CAF, su BonusX.
Non ci conosci? Siamo la tua piattaforma anti-burocrazia: lavoriamo ogni giorno per aiutarti a richiedere e ricevere i bonus e le agevolazioni che ti spettano in modo facile e veloce.
Con noi richiedi l’ADI in 3 semplici passaggi:
- Crei il tuo profilo e inserisci i tuoi dati per verificare se hai diritto all’assegno.
- Avvii la domanda online inclusa nel piano Base, selezionando l’Assegno di Inclusione e completando la richiesta sulla piattaforma.
- Gestisci la pratica fornendo i documenti e firmando i moduli da remoto.
Un nostro operatore si occuperà della tua domanda e la invierà all’INPS entro 24 ore lavorative, caricando la ricevuta nella piattaforma.
Una volta inviata, dovrai sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) nel sistema SIISL. Riceverai due codici OTP monouso (uno via mail e uno via SMS), che dovrai comunicare subito all’operatore per completare l’autenticazione.
L’assegno sarà erogato a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD, dopo che l’INPS avrà verificato il rispetto dei requisiti.