
L’Italia è sempre più multiculturale: nel nostro Paese oggi vivono più di 5 milioni di stranieri, cioè quasi il 10% della popolazione!
Trasferirsi all’estero non è mai facile: chi parte, spesso lo fa da solo, con la speranza di costruire un futuro migliore per sé e per la propria famiglia. Una volta raggiunta una certa stabilità, poi, è naturale desiderare di riunirsi ai propri cari e iniziare, finalmente insieme, una nuova fase della vita.
A livello legale, questo processo si chiama ricongiungimento familiare: è il diritto di chiedere che i parenti possano raggiungere (legalmente) chi già vive all’estero, per stare insieme nella stessa nazione.
Ma come funziona il tutto? Quali documenti servono, e che tempistiche prevede?
Se vuoi saperne di più, continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sul ricongiungimento familiare in Italia!
- Cos’è il ricongiungimento familiare e chi può richiederlo
- Ricongiungimento familiare 2025: requisiti di reddito e alloggio
- Documenti necessari per il ricongiungimento familiare
- Ricongiungimento familiare con cittadino italiano vs extracomunitario: richiesta nulla osta
- Richiedi i documenti che ti servono con BonusX
Cos’è il ricongiungimento familiare e chi può richiederlo
Come avrai capito, se hai un’altra nazionalità (oppure hai acquisito la cittadinanza italiana), il ricongiungimento familiare è il diritto di far arrivare in Italia anche i tuoi familiari.
In generale, se hai cittadinanza extra UE, puoi richiederlo con un permesso di almeno un anno per lavoro, asilo, studio o motivi familiari. Ma non solo: devi anche dimostrare di avere un reddito minimo e una casa adatta!
Sembra tutto complicato? Non ti preoccupare: cerchiamo di capire insieme di cosa hai bisogno.
Ricongiungimento familiare 2025: requisiti di reddito e alloggio
E quindi, quali sono i requisiti per il ricongiungimento familiare nel 2025?
Partiamo da quelli economici: il reddito minimo indispensabile è basato sull’importo dell’assegno sociale INPS, che per il 2025 è pari a 7.002,97 € all’anno. Tu dovrai dimostrare un reddito pari all’importo dell’assegno + il 50% per ogni familiare con cui vuoi ricongiungerti.
Che significa? Che se vuoi richiedere il ricongiungimento per un parente, devi avere un reddito annuo di 7.002,97 € + metà di questa cifra = 10.504,45 € annui.
E attenzione: se lo richiedi per due o più figli sotto i 14 anni, il tuo reddito dovrà essere almeno il doppio dell’assegno unico (e cioè 14.005,94 € per il 2025!).
Ma non finisce qui! Come ti abbiamo anticipato, oltre al reddito devi anche dimostrare di avere una casa adeguata. Per farlo devi ottenere un “certificato di idoneità alloggiativa” dal Comune o dall’ASL, che certifichi che il tuo alloggio rispetta alcune caratteristiche:
- igienico‑sanitarie e di sicurezza (impianti a norma, altezza minima, areazione, ecc.);
- di metratura minima basata sul numero di persone:
- 14 metri quadrati persona (fino a 4);
- poi +10 metri quadrati per ogni ulteriore occupante;
- stanze da letto: minimo 9 metri quadrati (per 1 persona), 14 metri quadrati (per 2 persone); soggiorno di almeno 14 metri quadrati.
Documenti necessari per il ricongiungimento familiare
Adesso entriamo nei dettagli burocratici: di che documenti hai bisogno per richiedere il ricongiungimento familiare?
In generale, i documenti richiesti cambiano in base al tuo tipo di lavoro e alla tua situazione abitativa, ma noi cercheremo di darti una panoramica il più generale possibile.
Ricongiungimento familiare 2025: documenti lavorativi
Se lavori come dipendente o socio di cooperativa, ti servono l’ultima dichiarazione dei redditi (730, Unico o CUD), le ultime tre buste paga, il contratto di lavoro (o modulo UNILAV) e un documento, chiamato modello S3, compilato dal datore.
Se sei un lavoratore domestico serve anche la comunicazione di assunzione all’INPS e tre bollettini di pagamento dei contributi. Se invece hai una collaborazione continuativa dovrai seguire le stesse regole dei dipendenti.
E se invece sei autonomo o hai un’impresa? Allora ti servirà:
- la visura camerale recente;
- l’iscrizione all’albo (se prevista);
- la licenza comunale;
- l’atto costitutivo;
- una relazione contabile aggiornata firmata da un commercialista (se hai avviato l’attività da meno di un anno, la relazione deve coprire l’intero periodo di attività).
Requisiti di alloggio per ricongiungimento familiare
Per quanto riguarda la casa, oltre alla certificazione di idoneità, dovrai presentare anche un certificato dello stato di famiglia. Se sei proprietario serve anche il rogito; se vivi in affitto, il contratto deve essere registrato e valido per almeno 6 mesi.
Se invece sei in comodato o ospite, devi fornire documenti aggiuntivi (come il modello S2 firmato dal proprietario o detentore dell’alloggio) e la dichiarazione di ospitalità. In caso di minori sotto i 14 anni, in alcuni casi il certificato può essere sostituito dal modello S1.
Ricongiungimento familiare con cittadino italiano vs extracomunitario: richiesta nulla osta
Una volta raccolti tutti i documenti, inizia la procedura di ricongiungimento vera e propria.
Se hai la cittadinanza italiana o dell’Unione Europea, il ricongiungimento familiare per te sarà molto più semplice, perché non ti servirà né il nulla osta né il visto.
Dovrai solo dimostrare il legame familiare (coniuge, figlio sotto i 21 anni o figlio maggiorenne invalido totale, genitori a carico, partner convivente o unito civilmente), la residenza in Italia e, in certi casi, un reddito sufficiente per ottenere la carta di soggiorno per il tuo familiare.
Ma se invece hai cittadinanza extra UE? Allora la procedura diventa più lunga: come ti abbiamo anticipato, dovrai avere un permesso di soggiorno valido da almeno un anno (per lavoro, studio, asilo o motivi familiari) e poi richiedere il nulla osta. In sostanza, è un’autorizzazione che rappresenta il primo passo ufficiale per ottenere il ricongiungimento familiare.
Lo puoi richiedere online sul portale del Ministero dell’Interno, nella sezione dedicata allo Sportello Unico per l’Immigrazione. Una volta fatto, la Questura verificherà i requisiti: se tutto è in regola, lo riceverai entro 90 giorni.
Quando avrai il nulla osta, il tuo familiare dovrà usarlo per richiedere il visto presso il consolato italiano nel Paese di origine. Dopo l’arrivo in Italia, dovrà chiedere il permesso di soggiorno entro 8 giorni e iscriversi all’anagrafe entro 20.
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