Nel 2023, oltre un milione di italiani ha svolto un lavoro stagionale, cioè un impiego legato a uno specifico periodo dell’anno e a picchi di domanda, soprattutto in settori come turismo, agricoltura o commercio (come regolato dal Decreto del Presidente della Repubblica 1525/1963).
I lavoratori stagionali di solito vengono assunti con contratti a tempo determinato specifici, che non includono alcune limitazioni (come il limite massimo di 24 mesi o l’obbligo di indicare una causale).
Da un lato, il lavoro stagionale offre flessibilità e la possibilità di guadagni extra in alcuni periodi dell’anno, rivelandosi ideale per chi cerca un’occupazione temporanea. Dall’altro, però, porta a una mancanza di stabilità sul lungo termine: nella maggior parte dei casi, dopo la stagione il contratto scade e non viene rinnovato. Il lavoratore, quindi, si trova a tutti gli effetti disoccupato.
Come supporto economico nei periodi di inattività, i lavoratori stagionali che rispettano alcuni requisiti possono richiedere e ricevere la NASpI, l’indennità di disoccupazione introdotta nel 2015 dal governo Renzi.
Se anche tu hai svolto un lavoro stagionale e ti stai domandando se hai diritto a questo beneficio, continua a leggere: nei prossimi paragrafi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere sulla NASpI per gli stagionali e su come richiederla all’INPS.
NASpI stagionale: come funziona la disoccupazione?
E quindi, come funziona la disoccupazione per i lavoratori stagionali?
In realtà, non ci sono regole speciali per questa categoria: tutti gli stagionali possono richiederla se soddisfano i requisiti standard per la NASpI.
Nello specifico, i criteri da rispettare sono due:
- Essere in una situazione di disoccupazione involontaria, cioè trovarti senza lavoro per una decisione non tua. Questa regola prevede alcune eccezioni, e si applica anche per gli stagionali a cui è scaduto il contratto a tempo determinato;
- avere almeno 13 settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni, che possono includere:
- quelli versati dal datore di lavoro;
- quelli figurativi per la maternità obbligatoria;
- i periodi di lavoro all’estero in paesi comunitari o convenzionati in cui è possibile la totalizzazione (cioè l’unione) dei contributi;
- i periodi di lavoro in un altro Paese UE, in caso di lavoro frontaliero o transfrontaliero;
- i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino agli otto anni (per massimo cinque giorni lavorativi nell’anno solare).
Per quanto riguarda gli importi, per il 2024 la NASpI non può superare il limite massimo stabilito dall’INPS di 1.550,42 €.
Se vuoi calcolare la cifra che ti spetta, devi partire dalla tua retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni. La trovi seguendo questa formula:
(La somma totale che hai percepito negli ultimi quattro anni / le settimane di contributi accumulati) * 4,33 (cioè la media di settimane in un mese)
- Se il risultato è più basso di 1.425,21 € (un limite deciso dall’INPS per il 2024), l’importo della NASpI sarà pari al 75% del numero ricavato;
- se invece è più alto, puoi calcolare il totale che ti spetta con quest’altra formula: (il 75% della tua retribuzione media mensile) + (il 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e la soglia stabilita dall’INPS per l’anno in corso).
Quanto dura la disoccupazione per gli stagionali?
Fino al 2023, gli stagionali avevano un vantaggio: potevano percepire la NASpI per un mese in più rispetto ai lavoratori tradizionali, per compensare i periodi di disoccupazione più lunghi tra le stagioni.
Dal 2024, però, questa distinzione è stata eliminata: la durata della NASpI per i lavoratori stagionali adesso è uguale a quella per tutti gli altri.
E quindi, quanto dura la disoccupazione? La risposta è semplice: la metà delle settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni. Quindi, se hai versato i contributi per 16 settimane, riceverai la NASpI per massimo 8 settimane.
È facile intuire come questa regola penalizzi gli stagionali, che lavorano e versano i contributi solo per pochi mesi all’anno, e quindi possono ricevere la NASpI per periodi più brevi.
Attenzione: se trovi un nuovo lavoro con un contratto che dura meno di 6 mesi, il tuo diritto alla NASpI sarà sospeso temporaneamente. La riceverai di nuovo una volta terminato il contratto.
Se invece il nuovo lavoro ha una durata superiore ai 6 mesi, perderai il diritto alla disoccupazione.
Ricorda anche che devi sempre comunicare all’INPS qualsiasi cambiamento che potrebbe influenzare la tua NASpI. Per farlo, devi usare il modello NASpI COM, detto anche modulo S161.
La disoccupazione viene pagata a partire dall’ottavo giorno dopo la fine del rapporto di lavoro, se invii la domanda entro questo termine. Se invece la presenti più tardi, riceverai il beneficio dal giorno successivo.
In ogni caso, puoi richiederla al massimo entro 68 giorni dalla scadenza del tuo contratto.
Come richiedere la NASpI lavoro stagionale
Se vuoi richiedere l’indennità di disoccupazione, con BonusX svolgi l’intera procedura completamente online, a costo zero.
Ti basta iscriverti alla nostra piattaforma e caricare i documenti necessari:
- Un tuo documento di riconoscimento;
- una prova dell’interruzione del rapporto di lavoro (come il modello UniLav, un contratto di lavoro a tempo determinato, la lettera di licenziamento/di dimissioni per giusta causa o il verbale di conciliazione);
- se rilevante, il tuo permesso di soggiorno e un indirizzo abitativo.
Non ti servirà nient’altro: i nostri professionisti si occuperanno gratuitamente della tua pratica e ti avviseranno quando riceveranno l’esito dall’INPS.