- Cos’è il Bonus Investimenti Sud?
- Chi può usufruire del credito d'imposta Mezzogiorno?
- Cosa posso compensare con il credito d'imposta Mezzogiorno?
- Cosa rientra nel Bonus Sud 2023?
- Chi sono i beneficiari Bonus Investimenti Sud?
- Aziende escluse
- Come richiedere il Bonus Investimenti Sud?
- Quando scade il Bonus Sud?
- Bonus collegati
Cos’è il Bonus Investimenti Sud?
Il Bonus Investimenti Sud 2023 consiste in un credito d’imposta per le imprese che acquistano nuovi beni strumentali per le strutture produttive che si trovano nelle seguenti regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Queste regioni fanno parte delle zone Sisma, ZES (Zone Economiche Speciali) e ZLS (Zone Logistiche Semplificate).
Per beni strumentali si intendono macchinari, impianti e attrezzature varie già esistenti o che vengono portati nel territorio.
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Chi può usufruire del credito d’imposta Mezzogiorno?
Il credito d’imposta viene concesso alle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna nella misura massima del:
- 45% per le piccole imprese;
- 35% per le medie imprese;
- 25% per le grandi imprese.
Per la Regione Molise:
- per i beni acquisiti fino al 31 dicembre 2021, le percentuali del credito d’imposta sono:
- 30% per le piccole imprese;
- 20% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese;
- nel caso di beni acquisiti nel 2022 e nel 2023, le percentuali del credito d’imposta sono:
- 45% per le piccole imprese;
- 35% per le medie imprese;
- 25% per le grandi imprese.
Invece, per la Regione Abruzzo, il credito d’imposta scende al:
- 30% per le piccole imprese;
- 20% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese.
Solo per le ZES, per gli investimenti realizzati dal 1° giugno 2021, il credito d’imposta è proporzionato al costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2023 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.
Cosa sono le ZES e ZLS?
Le zone economiche speciali (ZES) comprendono regioni geografiche con particolari problemi, all’interno delle quali le imprese già operative, o nuove, possono richiedere e beneficiare di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative.
Le zone logistiche semplificate (ZLS), invece, sono delle aree portuali delle regioni più sviluppate, individuate dalla normativa europea, che includono almeno un’area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) come, ad esempio, quella di Venezia.
I criteri per la costituzione delle ZLS sono regolati dall’articolo 1, commi 61-65, della legge n. 205/2017.
Cosa posso compensare con il credito d’imposta Mezzogiorno?
Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione (cioè per abbassare l’importo delle imposte da pagare) dei pagamenti di:
- IVA;
- IMU;
- TARI;
- IRAP;
- IRES;
- IRPEF;
- contributi previdenziali.
Il credito d’imposta del Bonus Sud è, inoltre, cumulabile con altre agevolazioni fiscali, fino al valore del costo sostenuto per l’investimento.
Cosa rientra nel Bonus Sud 2023?
Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti relativi a impianti, macchinari e attrezzatura varia.
Per quanto riguarda il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, oltre ai beni acquistati a titolo di proprietà, possono beneficiarne anche i beni ottenuti tramite leasing finanziario (con esclusione dei contratti di locazione operativa).
Inoltre, sono idonei anche i beni costruiti internamente ed i beni complessi, a condizione che il costo delle componenti nuove superi quello delle componenti usate. Gli unici beni esclusi dall’agevolazione sono quelli usati o ricondizionati.
Chi sono i beneficiari Bonus Investimenti Sud?
Il bonus Sud 2024 spetta alle piccole, medie e grandi imprese che si trovano nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo, che fanno parte delle zone Sisma, ZES (Zone Economiche Speciali) e ZLS (Zone Logistiche Semplificate).
Le imprese si distinguono in:
- piccole, se hanno: meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
- medie, se hanno: meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro;
- grandi, se hanno: più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro.
Aziende escluse
L’agevolazione del bonus Sud 2024, o bonus mezzogiorno, non può essere applicata alle aziende in difficoltà e quelle che operano nei seguenti settori:
- industria siderurgica e carbonifera;
- costruzione navale;
- fibre sintetiche;
- trasporti e delle relative infrastrutture;
- produzione e della distribuzione di energia;
- infrastrutture energetiche;
- creditizio, finanziario e assicurativo.
Per i crediti d’imposta Sisma e ZES, sono esclusi dal beneficio anche le aziende che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura.
Come richiedere il Bonus Investimenti Sud?
Dal 8 giugno 2023 al 31 dicembre 2024, le imprese potranno richiedere il credito d’imposta solo per gli investimenti fatti nell’anno 2023 e non per quelli effettuati dal 1° gennaio 2016, come era possibile in precedenza.
La richiesta potrà essere inviata direttamente dal beneficiario o tramite un rappresentante utilizzando il nuovo software “Cim23“ disponibile sul sito dell’Agenzia a partire dall’8 giugno 2023.
Le imprese che desiderano richiedere il credito anche per gli investimenti fatti negli anni precedenti, ovvero dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2022, devono inviare la comunicazione entro il 31 dicembre 2023 utilizzando il vecchio software CIM17 “Creditoinvestimentisud”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
La comunicazione per gli investimenti del 2022 deve essere fatta utilizzato il modello fornito dall’Agenzia delle Entrate con le rispettive istruzioni per la compilazione.
Quando scade il Bonus Sud?
La scadenza per beneficiare del Bonus Investimenti Sud, o bonus mezzogiorno, è il 31 dicembre 2024.