
Benjamin Franklin diceva che nella vita ci sono solo due certezze: la morte e le tasse. E noi italiani, di tasse, ne sappiamo sicuramente qualcosa!
Tra scadenze, importi da calcolare e regole che cambiano da un Comune all’altro, districarsi non è semplice. Ma niente panico: noi di BonusX, i tuoi alleati antiburocrazia, siamo sempre pronti a fare chiarezza.
Oggi parliamo di TARI, la tassa sui rifiuti urbani che riguarda praticamente tutti.
Come funziona? Quando si paga? E soprattutto, quanto costa? Continua a leggere: te lo spieghiamo qui sotto, in modo semplice e diretto.
Cos’è la TARI?
Ovviamente, partiamo dalla domanda più comune: che cos’è la TARI?
Ecco una spiegazione: la TARI (che sta per TAssa sui RIfiuti) è un’imposta comunale che serve a coprire i costi del servizio di raccolta, smaltimento e gestione dei rifiuti urbani.
In parole semplici, è la tassa che paghi per far sì che i rifiuti di casa vengano raccolti e smaltiti correttamente. Comprende tutto: dal ritiro porta a porta al trasporto, fino al trattamento o al riciclo dei materiali.
Chi deve pagare la tassa sui rifiuti
Ma a chi spetta il pagamento della TARI?
In generale, la TARI deve essere pagata da chi occupa o utilizza un immobile, a prescindere dal titolo con cui lo fa.
Quindi, il pagamento tocca sia al proprietario, sia all’inquilino, a seconda di chi effettivamente vive o usa lo spazio.
La tassa riguarda:
- i locali, cioè tutti gli ambienti chiusi e stabili, come case, negozi, uffici o magazzini;
- le aree scoperte, come cortili, parcheggi o spazi all’aperto che producono rifiuti urbani.
In poche parole, se usi un luogo che genera rifiuti, anche solo temporaneamente, devi contribuire al pagamento della TARI.
Requisiti esenzione TARI: regole per non pagare la tassa sui rifiuti
Ma attenzione: non tutte le aree sono soggette al pagamento della TARI! Alcuni spazi, infatti, non producono rifiuti e quindi sono esclusi dalla tassa.
In particolare, non si paga la TARI su:
- le aree scoperte legate alle abitazioni, come balconi, terrazze, posti auto scoperti, cortili, giardini e parchi;
- le aree comuni dei condomìni, ad esempio androni, scale, ascensori, stenditoi o corridoi di passaggio.
Questi spazi non rientrano nel calcolo perché non sono usati in modo continuativo (o, appunto, non producono rifiuti come le altre parti dell’immobile).
Come si calcola la TARI? Calcolo importi
Proviamo adesso a rispondere alla domanda più importante (e difficile) di tutte: quanto si paga di TARI?
Te lo diciamo subito: non sei tu a dover calcolare la TARI! Se ne occupa direttamente il Comune, che invia ogni anno l’avviso di pagamento con l’importo dovuto.
Il calcolo si basa principalmente sulla superficie calpestabile dell’immobile, cioè i metri quadrati effettivamente utilizzabili (escludendo muri e pareti).
Per le utenze domestiche, la cifra viene determinata considerando due fattori:
- la grandezza dell’abitazione;
- il numero di persone che ci vivono.
In questo modo, chi occupa spazi più grandi o vive in famiglia paga di più rispetto a chi vive da solo in un’abitazione più piccola.
Chi ha diritto alla riduzione della TARI?
Le riduzioni della TARI non sono uguali in tutta Italia, ma cambiano da Comune a Comune. Ogni amministrazione può stabilire sconti o esenzioni in base a determinate situazioni.
In generale, ricorda che la TARI può essere ridotta per:
- abitazioni con una sola persona;
- case o locali usati solo in certi periodi dell’anno (come le seconde case o quelle per uso stagionale);
- abitazioni di persone che vivono o lavorano all’estero;
- fabbricati rurali adibiti ad abitazione.
In molti Comuni è prevista anche una riduzione o esenzione per le famiglie con ISEE basso: il cosiddetto Bonus TARI, pensato per aiutare chi si trova in difficoltà economica.
Quando si paga la TARI 2025?
Chiarito questo, ricapitoliamo insieme le scadenze da tenere a mente. Di solito, la TARI viene suddivisa in tre rate:
- 1° acconto entro la fine di aprile;
- 2° acconto entro la fine di luglio;
- saldo finale entro la fine dell’anno.
Le scadenze precise, anche per il 2025, possono cambiare da Comune a Comune. Per avere la certezza sulle date esatte, controlla sempre l’avviso di pagamento o il sito ufficiale del tuo Comune di residenza.
Come si paga la TARI
Anche le modalità di pagamento della TARI 2025 possono variare in base al Comune, ma in generale puoi pagare:
- con modello F24;
- con bollettino postale;
- con MAV (Mediante Avviso).
Codice tributo per il modello F24
Se scegli di pagare la TARI con il modello F24, devi utilizzare il codice tributo 3944, nella sezione IMU e altri tributi locali.
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