Cos’è la tassa sui rifiuti, come e quando deve essere pagata e la scadenza per il 2024: ecco tutte le informazioni da sapere
Cos’è la TARI?
La tassa sui rifiuti (TARI) è una tassa comunale che serve per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
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Chi deve pagare la tassa sui rifiuti
La TARI deve essere pagata da chiunque detiene, a qualsiasi titolo (come proprietà, usufrutto, comodato gratuito o locazione):
- locali, ovvero tutte le strutture fissate al terreno e chiuse minimo su tre lati;
- aree scoperte, cioè tutte quelle superfici prive di edifici o di strutture edilizie che producono rifiuti urbani e assimilati.
La tassa sui rifiuti deve essere pagata da chi occupa l’immobile, perciò proprietario o inquilino.
Quali sono i requisiti per non pagare la TARI?
Sono escluse dal pagamento della TARI:
- le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, come:
- balconi e terrazze scoperte;
- posti auto scoperti;
- cortili, giardini e parchi;
- le aree comuni condominiali, come:
- androni;
- scale e/o ascensori;
- stenditoi;
- altri luoghi di passaggio o di utilizzo comune tra i condomini.
Come si calcola la TARI?
La tassa sui rifiuti non deve essere calcolata dai cittadini, ma dal proprio Comune. Il Comune, infatti, calcola la TARI e invia al cittadino l’avviso di pagamento.
La base di calcolo della TARI è la superficie calpestabile, cioè i metri quadrati netti delle murature.
Per le utenze domestiche, invece, la TARI viene calcolata in base alla superficie calpestabile dell’immobile e al numero di persone che risiedono all’interno.
Chi ha diritto alla riduzione della TARI?
Le detrazioni sulla tassa dei rifiuti dipendono dal proprio Comune, che può prevedere riduzioni ed esenzioni nel caso di:
- abitazioni con un unico occupante;
- abitazioni o locali adibiti ad uso stagionale;
- abitazioni occupate da persone che risiedono o hanno dimora all’estero;
- fabbricati rurali ad uso abitativo.
Il Comune, inoltre, può decidere di ridurre o togliere la tassa sui rifiuti alle famiglie con modello ISEE basso, permettendo di richiedere il cosiddetto bonus tari 2024.
Cos’è e come fare l’ISEE?
Il modello ISEE serve a descrivere la situazione economica delle famiglie ed è usato da molti enti pubblici e privati per valutare la richiesta di bonus e sevizi.
Per scoprire di più vai alla pagina ISEE.
Bonus Tari 2023: bonus per le famiglie con ISEE basso
Il bonus tari 2024 viene erogato dai Comuni a:
- famiglie con modello ISEE 2024 basso;
- famiglie numerose con modello ISEE 2024 basso;
- beneficiari del Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
Le regole sull’erogazione del bonus tari devono essere sempre consultate sul sito ufficiale del proprio Comune o presso i loro uffici.
Quando si paga e scadenza TARI 2023
La TARI si paga, di solito, in 3 quote:
- 1° acconto entro la fine di aprile;
- 2° acconto entro la fine di luglio;
- saldo entro la fine dell’anno.
La scadenza della TARI, anche per il 2024, varia da Comune a Comune. È necessario, quindi, informarsi presso il proprio Comune di residenza.
Modalità di pagamento TARI 2023
Le modalità di pagamento della TARI 2024 variano da Comune a Comune, ma ad ogni modo vi è il pagamento:
- con modello F24;
- con bollettino postale;
- con MAV (pagamento Mediante Avviso).
Per il pagamento TARI 2024 con il modello F24 è previsto il codice tributo 3944 sezione IMU ed altri tributi locali.